La Casa Bianca ha annunciato che il leader statunitense “si recherà a Hiroshima insieme al primo ministro giapponese Shinzo Abe, per sottolineare l’impegno a perseguire la pace e la sicurezza del mondo senza armi nucleari”. Obama, però, come confermato dal consigliere alla sicurezza nazionale Ben Rhodes, “non rimetterà in discussione la decisione degli Stati Uniti di sganciare la bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale”. Piuttosto, “offrirà una visione lungimirante e concentrata sul futuro comune”. Non siamo appassionati di una politica internazionale condotta a suon di scuse, ma senza una riflessione critica sulla natura di quell’azione non è ben chiaro cosa vada a fare Obama al memoriale di Hiroshima: è difficile commemorare dei morti che si ritiene sia stato giusto uccidere, soprattutto quando l’assassino sei tu.
Ma ancor più bizzarro suona l’impegno antinuclearista del presidente americano. E chi dovrebbe pensarci, di grazia, se non la nazione che ha più testate nucleari al mondo? Obama vuole un mondo senza bombe atomiche? Nulla di più facile, cominciasse dalle sue. Gli Usa, oggi, hanno 7.260 bombe atomiche. Si avvicina a tale numero solo la Russia, con 7.500 ordigni. Le altre potenze nucleari sono staccate di molto (la terza classificata è la Francia con “sole” 300 bombe). Non si capisce bene, quindi, chi debba iniziare il disarmo se non Washington.
Giorgio Nigra
2 comments
Un negro. E pure cretino.
Dai, diciamo che è un genio, nell’ essere idiota.