Londra, 18 gen – L’organizzazione non governativa Oxfam si è di nuovo ritrovata questi giorni al centro di uno scandalo. E’ stato infatti pubblicato un dossier sulla discutibile condotta tenuta negli ultimi anni dai dirigenti della medesima organizzazione non governativa nei confronti dei propri sottoposti. All’inizio del 2018 è stata costituita, internamente all’organizzazione no profit, l'”Independent Commission on Sexual Misconduct, Accountability and Culture Change” in seguito a numerose accuse di “immoralità” presentate a carico di alcuni esponenti della Ong da impiegati appartenenti alla stessa.
I dipendenti hanno accusato i propri superiori di rendere l’associazione umanitaria un ambiente di lavoro “infernale” in cui si sarebbe svolto “ogni genere di abuso” tra cui, addirittura “pratiche razziste, bullismo, atteggiamenti sessisti, nonnismo, elitismo, abusi sessuali”. Chi ha subito tali angherie avrebbe, comunque, provato a denunciarle al collegio disciplinare della Ong. Sempre in base al medesimo rapporto non solo tali denunce non avrebbero sortito alcun effetto positivo, ma addirittura avrebbero ingenerato ritorsioni nei confronti di chi si è esposto.
La direttrice della onlus Winnie Byanyima è corsa ai ripari e ha presentato ufficialmente le sue scuse ai lavoratori che sarebbero stati vessati e ha commentato: “Mi brucia venire a conoscenza del fatto che Oxfam non è immune da razzismo e molestie” e per porre rimedio alla brutta figura specifica che gli stessi appartenenti all’organizzazione abbiano “voluto con convinzione questa Commissione indipendente per affrontare difficili questioni relative alla nostra cultura e al nostro modo di agire. Riprenderemo in mano tutti i casi passati che la Commissione vorrà segnalarci come urgenti e imprescindibili per restituire verità e riscatto alle vittime di abusi“.
Ilaria Paoletti