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Così il Regno Unito manda gli immigrati irregolari nelle prigioni nigeriane

by La Redazione
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Londra, 12 mar – Per molti benpensanti sembrava fantascienza. E invece si può fare. Stiamo parlando di mandare i clandestini a scontare la pena nelle patrie galere. Il governo di Sua Maestà britannica, per esempio, lo sta facendo. Come? Costruendo, tra le tante, un’ala nel carcere Kiri-Kiri sito a Lagos, la capitale nigeriana. La struttura comprenderà 122 posti letto destinati agli immigrati irregolari che dalla Nigeria sono giunti nel Regno Unito e hanno commesso vari reati.
Quest’ala, inoltre, verrà edificata in modo da rispettare i parametri di vivibilità stabiliti dalle Nazioni Unite. Così ha dichiarato Boris Johnson, ex sindaco di Londra e attuale ministro degli Esteri britannico: «Aiutare la Nigeria a migliorare le condizioni penitenziarie permetterà di trasferire un maggior numero di detenuti nigeriani, liberando così posti nelle prigioni del Regno Unito». La cifra stanziata ammonta a circa 788 mila euro. Tuttavia, calcolando che ogni straniero detenuto in Gran Bretagna pesa per circa 40 mila euro annuali, è evidente che sul lungo periodo Londra rientrerà sia dei costi per l’investimento a Lagos sia dei costi sociali che l’immigrazione clandestina comporta.
Il governo britannico non si è tuttavia limitato alla sola Nigeria. Sono stati infatti siglati accordi anche con Albania, Giamaica, Libia e Ruanda. È facile capire che, così facendo, si creerebbe un deterrente notevole per quegli immigrati che pensano di delinquere in Europa per poi scontare la pena nelle carceri locali, che, come nel caso dell’Italia, sono dei veri e propri “paradisi penali”. E se notiamo che in Italia un terzo dei detenuti è di origine straniera, si capisce che una misura del genere non potrebbe che giovare anche al nostro Paese. Benpensanti permettendo, ovviamente.
Federico Pagi

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3 comments

Gianfranco Mergoni 12 Marzo 2018 - 3:42

Ai benpensanti piacciono tantissimo negri, arabi & zingari… Finché non riescono a raggiungere l’ immediata prossimita’ della porta d’ ingresso della loro Linda dimora. Oppure finché il pregevole culetto della loro figliola prediletta, sulla quale hanno fatto tanti conti e riposto tante speranze, non capiti alla portata delle manacce bisunte e color merda di queste, altrimenti dette, “risorse”. Se i negracci si limitano a bivaccare nei quartieri periferici e a degradarli, la cosa non li tange. E gli Italiani che si oppongono vengono immediatamente etichettati, nell’ accogliente intimità dei loro eleganti salotti, come teppaglia fascista & razzista.

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Luciano figoli 12 Marzo 2018 - 6:51

Si potrebbe fare anche ad Arcore, mettendo a capo il pluripregiudicato silviuccio nostro.mica male come idea.

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Raffo 13 Marzo 2018 - 8:13

Benissimo, così le carceri italiane si svuoterebbero da nord a sud, poiché di colpo quasi il 30% dei detenuti si recherebbe a svernare a casa propria……….. ovviamente basterebbe pagare,una spesa irrisoria rispetto a quello che costano a noi le risorse boldriniane, tradotto feccia africana o extracomunitaria varia, ma naturalmente i piddini e la sinistra sono talmente preoccupati per la loro amata teppaglia, nera,bianca o magrebina che sia, da non volere fare accordi con questi paesi stranieri e sfortunati che aspetterebbero a braccia aperte le risorse finanziarie provenienti dal suolo italico………ma il buonsenso non fa parte dell’ignavia e dell’infamia sinistrorsa per cui non ci resta che soccombere di fronte al razzismo anti-italiano dei piddini e dei loro giudici di rosso vestiti…….. meglio un povero schiavo e suddito italiano morto che un africano senza hotel pluristellato_________buongiorno Italia.

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