Parigi 28 ott – Secondo un sondaggio condotto da Bva, il 72% dei francesi vuole riformare la legge attualmente in vigore, che consente l’acquisizione automatica della cittadinanza per i bambini nati in Francia da genitori stranieri e il 54% della popolazione pensa che in Francia ci siano troppi immigrati. Il dato interessante è che addirittura il 47% degli elettori di sinistra sono favorevoli a una revisione della legge.
Secondo l’Eurostat, nel paese d’Oltralpe, vivono 3,8 milioni di extracomunitari, e si stima che sul suolo francese siano presenti almeno 200 mila clandestini. L’immigrazione è uno dei temi più sentiti in Francia, paese che spesso è stato un laboratorio che ha anticipato le successive tendenze politiche. Ora che l’Ump, l’ex partito di Sarkozy, deve rimediare a un vertiginoso calo di consensi ed è costretto a inseguire il Front National, il presidente Jean -Francois Cope ha annunciato che presenterà entro la fine dell’anno un progetto di legge che prevede una forte modifica della legge sulla cittadinanza. “È normale – ha dichiarato Cope – che un bambino nato in Francia da genitori che sono venuti in Francia illegalmente non possa diventare automaticamente francese”.
Ma la mossa dell’Ump è meramente legata a una strategia elettorale perché all’interno del partito molti credono nello ius soli e non vorrebbero eliminarlo. “Quando erano al potere, non hanno fatto niente, ora prendono le nostre idee perché sanno che piacciono alla gente” attacca Nicolas Bay, vice segretario generale del Front National. In effetti i francesi mostrano di apprezzare le battaglie politiche di Marine Le Pen che da 25 anni ha in agenda l’abolizione dello ius soli, l’introduzione dello ius sanguinis, la rimessa in discussione del trattato di Schengen e la lotta all’immigrazione clandestina.
Michael Mocci