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Chi sono i tre allenatori più importanti dagli anni 90 a oggi nella serie A?

by La Redazione
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Allenatore

Quanto spesso nel calcio, serie A o serie minori che dir si voglia, si sottovalutano gli allenatori? Queste figure hanno da sempre un ruolo centrale non soltanto per le mere doti tattiche, ma anche per la capacità di influenzare l’identità di un intero club attraverso la cultura calcistica che emana. Nel corso degli anni sono tantissimi i tecnici che hanno contribuito a plasmare la storia della serie A, tanto da rendere il campionato qualcosa di diverso da un mero spettacolo agonistico; grazie ad alcuni allenatori il calcio si è trasformato in una vetrina di idee e filosofie, in cui poter vedere chi ha l’idea giusta e chi no. Perché dietro le quote calcio c’è un mondo fatto di scelte, formazioni e rapporti con i singoli giocatori che merita davvero di essere raccontato!

C’era una volta il calcio totale

La figura potenzialmente più culturalmente potente è senza dubbio Arrigo Sacchi, reo di aver portato una rivoluzione tattica nel calcio Italiano che ha influenzato il gioco di tutte le squadre tanto da trasformare gli anni novanta della competizione nel periodo d’oro dello sport. Sacchi prese le redini del Milan nel 1987 e con la sua visione innovativa ha trasformato quella che era una squadra in difficoltà in una delle più forti ad aver mai cavalcato la serie A.

Tutto si deve al calcio totale, ovvero un sistema di gioco che prevede un gioco di squadra compatto, il possesso palla come punto di partenza per azioni offensive e un pressing per quanto possibile alto. Questa filosofia di gioco, quando applicata alla nazionale Italiana, portò comunque a dei risultati esaltanti sebbene la natura più difensiva della squadra.

Il tecnico della sintesi

Con la vittoria della coppa del mondo nel 2006 con la nazionale Italiana, Lippi ha scritto una delle pagine più importanti della storia del calcio nostrano che però non deve far passare in secondo piano tutto quello che ha fatto in serie A, specie con la Juventus.

Il suo lavoro con i bianconeri, infatti, è ciò che lo ha reso uno degli allenatori più influenti di sempre; tra gli anni novanta e gli anni duemila la Juventus era una squadra dotata di una capacità sorprendente di adattarsi alle circostanze e la capacità dell’allenatore di motivare i giocatori era parte integrante di ciò che lo ha reso un tecnico molto amato.

La forza dello special one

Nonostante sia giudicato da molti controverso, José Mourinho è una delle figure più affascinanti del calcio moderno e il suo lavoro in Italia ha davvero fatto parlare di sé. Quando ha iniziato ad allenare l’Inter, Mourinho ha cambiato i connotati della squadra riuscendo a effettuare la storica triplete del 2010 (vincendo, in un singolo anno, Serie A, Coppa Italia e Champions League). L’approccio impostato da Mourinho, per l’Inter prima e per la Roma poi, è stato senza dubbio interessante in quanto ha portato un calcio prevalentemente offensivo in un contesto tendenzialmente più lento e ragionato, tanto da far parlare molto di se nell’ambito delle scommesse serie a grazie a ribaltoni imprevedibili. Grazie alla sua capacità di creare squadre molto equilibrate ha velocizzato il calcio Italiano, scontrandosi però con un peggioramento generale dei giocatori e delle squadre che poco spazio hanno lasciato al suo successo con la Roma.

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