Le evoluzioni in campo medico che si riscontrano, ormai, da decenni permettono a chiunque di godere di una maggiore serenità qualora sorga una determinata esigenza da adempiere. Una delle branche che, per un motivo o per un altro, ha assunto maggior rilievo in tal senso è senza ombra di dubbio la chirurgia estetica. La varietà degli interventi alla base della sua funzione assicurano risultati straordinari ed eccellenti per ogni finalità. Nel caso della chirurgia plastica facciale, si ha a che fare con un universo versatile in cui viene esaltato anche – e soprattutto – il profilo estetico. Risulta fondamentale rivolgersi a professioni del settore, a tal proposito il professor Antonio Ottaviani, chirurgo estetico operante su Roma, è un punto di riferimento per interventi del genere.
Chirurgia plastica facciale: le peculiarità principali
Entrando nel dettaglio della faccenda introdotta poc’anzi, si può affermare che la chirurgia plastica facciale che ha, come obiettivo primario, la correzione e/o il miglioramento di anomalie di origine involutiva, congenita, tumorale o acquisita. Pertanto, il diretto interessato (o la diretta interessata) chiede ad uno specialista altamente qualificato la riparazione o la sostituzione dell’aspetto e della funzione di determinate parti del proprio volto. Questa branca operativa copre un’infinità di interventi che spaziano, quindi, dalle procedure ambulatoriali e mininvasive (ad esempio, la rimozione di lesioni pigmentate e cicatrici in anestesia locale) alle operazioni maggiormente complesse quali la rimozione di un tumore facciale o la correzione della propria linearità estetica dopo un incidente.
Il lato in questione della chirurgia plastica si suddivide in due categorie: la chirurgia ricostruttiva o riparativa e la chirurgia cosmetica o estetica. La prima maschera e risolve le conseguenze dovute ad un trauma o ad un incidente – senza disdegnare, ovviamente, le malformazioni congenite. Per quanto riguarda, invece, la chirurgia estetica o cosmetica tratta, generalmente, pazienti sani per modificare le zone del viso di cui il soggetto interessato non è pienamente soddisfatto. Ciò migliorerà la qualità della sua vita portandolo a sentirsi consapevole delle proprie capacità.
Come si esegue l’intervento di chirurgia plastica facciale?
L’intervento vero e proprio dipenderà dal caso che il chirurgo dovrà trattare. In linea di massima, si comincia con un ciclo di visite presso lo specialista di turno che valuterà la situazione e spiegherà al paziente le operazioni praticabili e gli step da seguire prima e dopo l’intervento – senza dimenticare i risultati ai quali si andrà incontro. Ciò che conta in questo frangente è che si stabilisca un rapporto di fiducia tra il chirurgo e il paziente attraverso una comunicazione precisa e trasparente.
Inoltre, prima di un’operazione può esserci la possibilità che vengano chiesti degli esami in funzione della verifica dello stato di salute del paziente scongiurando, così, dei rischiosi effetti collaterali. Per l’anestesia e la durata dell’intervento, ci si modulerà in base ad ogni caso specifico. Il decorso postoperatorio dipenderà, anche in questo caso, dal tipo di intervento chirurgico svolto. In ogni caso, non bisogna preoccuparsi degli effetti fisiologici di un’operazione simile come l’eccessivo gonfiore della parte interessata o altro poiché fanno parte della naturale prosecuzione delle cose verso un risultato all’altezza della situazione.
3 comments
Riguardo alla chirurgia ricostruttiva tanto di cappello, circa invece a quella estetica è a vita con psichiatra annesso?!
A proposito, come va il fatturato con i nasetti rifatti per problemi endogeni di tiraggio?
[…] per piacere di più sui social. “Spesso – denuncia lo specialista – sono proprio i genitori a dare di buon grado il benestare o a incoraggiare il ritocco. Registriamo una domanda altissima di correzioni di inestetismi in ragazzi molto, troppo giovani. E […]