In passato, le aziende cercavano nuovi clienti bussando fisicamente alle porte, spedendo fax o inviando brochure cartacee.
Era il modo più diretto per proporre un’offerta, instaurare un primo contatto e costruire relazioni commerciali.
Oggi, quel principio non è cambiato: è solo evoluto.
La cold mail è il corrispettivo moderno di quelle antiche strategie, uno strumento che — se usato con precisione e intelligenza — permette ancora di entrare in contatto diretto con i decisori delle aziende.
Durante l’intervista, Matteo Bianco, fondatore di MB Consulting, ha voluto chiarire subito un concetto spesso frainteso:
“La cold mail non è spam. È comunicazione mirata, pensata per offrire valore reale a chi riceve il messaggio. Se costruita bene, le persone non solo non si infastidiscono, ma spesso ringraziano di essere state contattate.”
Il segreto, spiega Bianco, sta nella qualità dell’offerta e nell’intenzione della comunicazione:
non proporre subito qualcosa da vendere, ma offrire un’opportunità concreta di valore.
“Immagina di essere un imprenditore e di ricevere una mail che ti propone un’uscita radio gratuita per posizionare la tua azienda. Se la comunicazione è ben costruita, percepisci subito il vantaggio, non l’invadenza. Se l’esperienza è positiva, è naturale che tu voglia poi approfondire e affidare la gestione della tua comunicazione media a chi ti ha portato valore sin dal primo contatto.”
La vera forza della cold mail moderna, secondo Bianco, è proprio questa:
costruire relazioni a lungo termine offrendo subito valore tangibile, invece di spingere una vendita forzata.
Quando la comunicazione è progettata su misura, centrata sulle reali esigenze del destinatario, la prima email non chiude una vendita. Apre una relazione.
Una strategia fondata sui numeri, non sulle ipotesi
Alla base del metodo MB Consulting c’è una logica semplice ma rigorosa: i numeri guidano tutto.
“Ogni fase viene tracciata e ottimizzata: se il tasso di apertura delle email è basso, sappiamo che dobbiamo lavorare sull’oggetto. Se il tasso di risposta è scarso, il problema è nell’offerta. Se il numero di call fissate è buono ma il tasso di chiusura è basso, interveniamo sul processo commerciale o sulla proposta di valore,”spiega Bianco.
Questo approccio scientifico consente non solo di prevedere il fatturato generabile mese dopo mese, ma anche di identificare esattamente i colli di bottiglia da correggere per scalare i risultati.
Perché il cold outreach resta imbattibile nel B2B
Bianco sottolinea che il cold outreach è oggi uno degli strumenti più potenti, soprattutto in ambito B2B ad alto valore, per diverse ragioni:
- Controllo totale del processo: non si dipende da algoritmi esterni o piattaforme.
- Targeting preciso: si entra in contatto diretto con figure chiave come CEO, founder, investitori, decision maker.
- Scalabilità prevedibile: il volume di lead cresce direttamente proporzionale alle azioni intraprese.
Utilizzando database professionali e piattaforme avanzate di automazione, MB Consulting riesce ad accedere direttamente alle caselle email principali dei decision maker, mantenendo tassi medi di apertura delle mail oltre l’80% — numeri impensabili per altri canali di marketing digitale.
La chiave: pensare come il destinatario
Una delle leve più importanti che Matteo Bianco ha voluto evidenziare riguarda l’attenzione al punto di vista del destinatario.
“L’oggetto della mail non deve suonare come una proposta commerciale. Deve apparire come qualcosa di urgente, necessario, percepito come rilevante per l’amministratore delegato o il decision maker che la riceve.”
Questo cambio di paradigma — scrivere non come venditori, ma come interlocutori credibili — è ciò che permette di ottenere tassi di apertura e risposta tanto elevati.
Risultati concreti e costi ridotti
A livello operativo, l’infrastruttura di cold mail sviluppata da MB Consulting consente oggi di generare oltre 60 appuntamenti qualificati al mese, con un costo complessivo di struttura inferiore ai 400 euro mensili.
Il risultato operativo?
Un fatturato diretto superiore ai 20.000 euro al mese, corrispondente a un ritorno sull’investimento (ROI) di circa il 4900%, senza ancora considerare il valore delle relazioni a lungo termine sviluppate con i clienti acquisiti.
Un rapporto investimento/risultato che pochissimi canali di acquisizione possono oggi garantire con tale affidabilità.
Conclusione
Il cold outreach, se impostato come una scienza dei dati e non come un semplice invio di email, offre alle aziende B2B una delle poche vie ancora realmente scalabili, prevedibili e controllabili per crescere.
E come ricorda Matteo Bianco:
“In un mercato dove tutti gridano, il segreto è saper parlare alla persona giusta, nel modo giusto, al momento giusto. E i numeri ti dicono sempre come farlo meglio.”
Per chi desidera approfondire come strutturare campagne di cold mail efficaci, basate su dati reali e processi collaudati, è possibile trovare ulteriori approfondimenti e casi studio pratici sui canali ufficiali di MB Consulting: