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Roma, 27 set – La moschea abusiva di via San Vito nel rione Esquilino di Roma deve chiudere. Dopo l’episodio di violenza di un paio di giorni fa, quando un malese senza fissa dimora ha aggredito una coppia di ragazzi colpevoli di baciarsi nelle vicinanza del centro islamico nello storico rione romano, i (pochi) cittadini italiani della zona sono sul piede di guerra. A sostenerli c’è CasaPound, la cui sede centrale in via Napoleone III si trova a meno di un centinaio di metri in linea d’aria da via San Vito. Ennesimo episodio di degrado di una zona ormai fuori controllo, preda di comitive di immigrati irregolari che bivaccano e spacciano nelle vicinanze della moschea.
Il centro di via San Vito, gestito dalla onlus Hil Ful Fuzul, è abusivo ed era già stato chiuso il 23 febbraio scorso. Nonostante i sigilli apposti dal gruppo speciale Spe della Polizia di Roma Capitale, la moschea abusiva continua ad essere aperta, nella totale illegalità. Durante l’ispezione alla moschea infatti, furono trovati locali non a norma, scarse condizioni igieniche e cantine utilizzate addirittura per ospitare un asilo nido, anche questo totalmente abusivo. Dieci bambini tra gli 11 mesi e i 4 anni ospitati in locali senza le minime misure di sicurezza. Durante l’intervento per la chiusura tra l’altro era stato trovato anche trovato un cartello con sopra scritta una frase del Corano solitamente usata dai gruppi jihadisti.
“Via di San Vito è uno dei luoghi più degradati dell’Esquilino”, spiega il responsabile romano di CasaPound, Davide Di Stefano, “l’episodio dell’aggressione alla coppia di fronte alla moschea abusiva non è certo una sorpresa. Tra comitive di spacciatori, sbandati e immigrati clandestini, lo spazio antistante la moschea è diventato un luogo sottratto alla sovranità dei cittadini romani. Una situazione che CasaPound, ambasciata d’Italia nel rione multietnico della capitale, non è più disposta a tollerare”, conclude Di Stefano, dando appuntamento ai cittadini alle ore 18 di venerdì 29 settembre presso la sede centrale di CasaPound in via Napoleone III numero 8.
Davide Romano