Ostia, 27 set – Oltre 1200 firme in due fine settimana. Così Luca Marsella, il candidato di CasaPound Italia a presidente del X Municipio di Roma, ha cominciato la sua scalata dopo due anni di commissariamento per mafia dopo il coinvolgimento del Pd nell’inchiesta di Mafia Capitale. I cinque banchetti allestiti per la raccolta firme utili alla presentazione delle liste sono stati letteralmente presi d’assalto. Anziani, giovani, famiglie, residenti dei quartieri popolari, residenti nelle zone più signorili, sono passati e hanno apposto la loro firma a sostegno di Luca Marsella e delle tre liste che lo appoggiano: CasaPound, lista civica Cittadini per il X° Municipio e Assotutela.
“È un risultato che va oltre ogni aspettativa” afferma Marsella, “ed è la testimonianza che CasaPound sta intercettando il voto di protesta di quei cittadini stanchi ed esasperati, che votavano il Movimento 5 Stelle ma che a questa tornata elettorale non intendono appoggiare la delegata del sindaco di Roma”. Già, perché i pentastellati a Ostia correranno con la delegata del sindaco, che nessuno ha votato. In questi giorni stanno iniziando la raccolta delle firme, ma lo scorso fine settimana hanno deciso di smontare il loro gazebo nella piazza centrale di Ostia per non sfigurare accanto a quello di CasaPound che era letteralmente sommerso dai cittadini.
La raccolta record di firme è un segnale incoraggiante per Marsella e per CasaPound, che a Ostia ha cominciato la sua campagna elettorale molti anni fa, aiutando le persone e combattendo contro il degrado. Quella di CPI a Ostia è una presenza ben radicata e apprezzata, che ha finora aiutato concretamente 250 famiglie italiane. La gente, ora, comincia a riconoscere quanto fatto e a premiare questo impegno. Oggi il candidato sindaco Luca Marsella si dice fiducioso in un buon risultato il prossimo 5 novembre: “siamo convinti di poter arrivare al ballottaggio contro i 5Stelle e poi alla vittoria finale”.
Ad essere apprezzato dai residenti del X° Municipio è in particolare l’impegno di Marsella, e degli altri in lista, a rinunciare allo stipendio in caso di elezioni. La cifra verrà devoluta per aiutare gli italiani in difficoltà, in linea con quanto fatto da CasaPound negli ultimi anni. “Ho rivolto l’invito anche agli altri candidati, in segno di vicinanza alla nostra gente” afferma Marsella, “ma nessuno ha risposto”.