Crotone, 11 gen – Mentre tutti i riflettori sono puntati sui 49 immigrati della Sea Watch, nelle prime ore di ieri mattina 51 curdi a bordo di una barca a vela sono silenziosamente sbarcati sul lido di Torre Melissa, minuscolo centro in provincia di Crotone. I porti saranno anche chiusi ma le spiagge della penisola rimangono in balia dei traghettatori di disperati.
I passeggeri dell’imbarcazione erano in viaggio da alcuni giorni quando giovedì, prima dell’alba, hanno tentato l’approdo sul lungomare della località calabrese. Il mare mosso e il fondale basso, hanno fatto prima arenare e poi rovesciare su un fianco la barca. Le urla e le richieste di aiuto hanno svegliato una manciata di cittadini che, coordinati dal sindaco, si sono prodigati in una gara di solidarietà per cercare di mettere al sicuro i clandestini, nell’attesa che sul posto giungessero carabinieri e motovedette del reparto navale delle fiamme gialle, che hanno fatto il resto.
51 naufraghi di etnia curda quindi, di cui 10 tra donne e bambini. Arrestati due russi, presunti scafisti, di 43 e 25 anni, che i carabinieri hanno trovato in un albergo poco distante dalla spiaggia, grazie alla segnalazione del portiere che, insospettito, aveva allertato le forze dell’ordine. I 51 immigrati, ultimati i controlli sanitari, sono stati trasferiti al centro d’accoglienza di Sant’Anna, ad Isola Capo Rizzuto. Con tutta probabilità il loro viaggio sarà stato vano perché verranno rimpatriati, (non tutti e non immediatamente). Una cosa è certa: chiusi i porti, le partenze delle imbarcazioni a vela da Turchia e Grecia sono più attive che mai, questo grazie all’invisibilità a radar e pattugliamenti. E’ ancora presto per cantar vittoria sul fronte sbarchi.
Cristina Gauri