Cuneo, 28 feb – Il gup di Cuneo ha rinviato a giudizio per concorso in bancarotta fraudolenta Laura Bovoli, madre dell’ex premier Matteo Renzi e attualmente ai domicialiari con il marito Tiziano Renzi.
La prima udienza del processo è fissata per il 19 giugno davanti al tribunale collegiale di Cuneo. È accusata di aver avuto una parte nel crac di un’altra società ancora, la Direkta Srl, con sede nel capoluogo della provincia piemontese, che si occupava di servizi per il volantinaggio.
L’udienza si è svolta oggi 28 febbraio.
Dall’indagine della Guardia di finanza era emerso che la Direkta (fallita a maggio 2014) avrebbe, tra le altre cose, approfittato di fatture false per far quadrare i conti del bilancio.
Tra i rapporti commerciali che intratteneva l’amministratore Mirko Provenzano – che ha già patteggiato due anni per la bancarotta, sempre a Cuneo – è risultato che ci fosse anche quello con la Eventi6, società di Rignano sull’Arno amministrata dalla stessa Bovoli con il marito Tiziano e ora al centro di un processo per false fatture e bancarotta.
Le indagini
I fatti, come ricostruiti dalla Procura di Cuneo, risalgono ad aprile del 2013. Tutto sarebbe avvenuto prima del fallimento della Direkta e proprio per evitare che accadesse. I fornitori della società cuneese avevano presentato in tribunale a Cuneo un ricorso per decreto ingiuntivo di circa 1,7 milioni di euro. Provenzano, Bovoli e Buono si sarebbero accordati per evitare che questo denaro risultasse dovuto.
Come? Per il pm “a richiesta di Provenzano e agendo d’accordo con Erika Conterno, responsabile amministrativo della società fallita, Bovoli, quale amministratore della Eventi6, emetteva tre lettere datate 20 febbraio, 15 maggio e 16 ottobre 2012 con cui si contestava ai fornitori un disservizio applicando delle penali e pretendendo che i pagamenti, proprio per questo, non fossero dovuti.
Ludovica Colli