Roma, 2 nov – È iniziata in settimana con la partita tra Sporting CP e CD Nacional la Coppa di Lega portoghese, Fin qui niente di nuovo se si pensa alle tante competizioni nazionali in corso un po’ ovunque, ma questo però sarà l’ultimo anno in cui si disputerà sul suolo lusitano. La Lega locale ha infatti annunciato che vorrebbe trasferire la competizione al miglior offerente estero per assicurare la stabilità della stessa. Un caso insolito nel panorama calcistico europeo visto che finora aveva interessato il “trasloco” delle supercoppe presso altri continenti: le tifoserie portoghesi, ovviamente, non l’hanno presa bene.
La risposta degli ultras
In questo contesto di smobilitazione alla ricerca di nuovi mercati appetibili la Lega deve perciò fare i conti con una contestazione crescente. L’Associazione portoghese di difesa del tifoso, APDA ha promosso il boicottaggio delle partite con l’appoggio della maggior parte dei gruppi ultras delle squadre partecipanti alla competizione.
Nel comunicato si legge “realizzare partite di una competizione nazionale in suolo straniero, con l’unica intenzione di incassare alcuni milioni in più è una chiara mancanza di rispetto per tutti quelli che vivono il calcio e le proprie squadre con lealtà e passione”. L’APDA e i firmatari appellano anche alla partecipazione tutti i tifosi con il motto “’O futebol que nos une’, a Liga que nos afasta”, ovvero, “il calcio ci unisce, la Lega ci allontana”.
La sottoscrizione delle tifoserie portoghesi
Hanno sottoscritto l’appello dell’APDA i seguenti gruppi ultras: Armada Alvinegra (CD Nacional), Juve Leo, DUXXI, Torcida Verde, Brigada (Sporting CP), Green Devils (Moreirense), Colectivo, Super Dragões (FC Porto), Armada Vermelha (CD Santa Clara), White Angels, Insane Guys, Gruppo 1922 (Vitória SC), Red Boys, Bracara Legion (SC Braga).
Oltre il caso portoghese in questione, siamo ormai abituati a vedere improbabili progetti di nuove competizioni più appetibili a finanziatori e sponsor milionari, vedasi i casi della Superliga o del Mondiale per club, che hanno alimentato tante polemiche intorno a un sistema calcio decadente e concentrato solo in bilanci e spettacolo. Spesso scarso nel rettangolo di gioco e sugli spalti. La via del boicottaggio e dell’unione di vari gruppi ultras, oltre i colori di appartenenza per una causa fa sperare in una nuova forma genuina e autentica di vedere e intendere il calcio.
Guido Bruno