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Dallo Stretto alle Alpi, dalle Isole alla Laguna: la serie B si è messa in marcia

by Marco Battistini
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Roma, 13 ago — Grandi isole e repubbliche marinare. La catena alpina e quella appenninica. La pianura padana e lo stretto, luogo sacro al Pascoli in quanto qui “le onde greche vengono a cercare le latine”. Dalla matricola Südtirol (prima compagine del Trentino-Alto Adige ad arrivare… a queste latitudini) ai ritorni delle storiche partecipanti Bari, Modena e Palermo: omogeneamente suddivisa lungo tutto lo stivale – mentre in A il 75% delle squadre è concentrato sopra le rive dell’Arno – la Serie B 2022/23 si è messa in moto nella serata di ieri. Nell’anticipo del Tardini il Parma ha pareggiato contro i galletti biancorossi. Un 2-2 maturato nella prima frazione di gioco.

Serie B. Un campionato a tinte rossoblu?

 Grandi attaccanti, alta classifica: se non segni semplicemente non vinci. E’ quello che deve aver pensato Tommaso Giulini, patron del Cagliari. Smantellata la rosa retrocessa nella scorsa stagione, in Sardegna ha preso forma un progetto a trazione anteriore. Il nuovo tecnico Liverani potrà infatti contare su ben due bocche da fuoco di tutto rispetto per la categoria. Lapadula e Pavoletti – coppia da più di 300 reti in carriera – sono un’assicurazione, soprattutto nell’isola che ha visto vincere Riva e crescere Zola.

L’altra squadra che si candida come protagonista per abbandonare il prima possibile la cadetteria è il Genoa. Dopo tre lustri ininterrotti nella massima serie la compagine dei nove scudetti vuol fare sul serio. Il presidente Zangrillo parla senza mezzi termini di “vittoria del campionato”. E, sempre a proposito di attaccanti, non è un caso che il Grifone si sia affidato allo specialista: Massimo Coda. Un altro “centista” che negli ultimi quattro anni tra Benevento e Lecce ha bucato oltre 70 volte i portieri avversari. Conquistando due promozioni e altrettanti titoli di capocannoniere.

A caccia di conferme

 Appena sotto posizioniamo il Parma di capitan Buffon. Il blasone emiliano non porta in dote nessun scudetto, bensì otto coppe equamente suddivise tra nazionali e continentali. Grandi favoriti della scorsa stagione i ducali saranno guidati da Fabio Pecchia, fresco di impresa con la Cremonese. Gruppo valido nonostante venga da un’annata deludente: in tal senso, pochi ma mirati gli innesti (tra cui Chichizola, Romagnoli ed Estevez).

 A rincorrere le tre promozioni – due dirette, una tramite spareggi – ci saranno ancora una volta Brescia e Benevento, chiamate a migliorarsi. Più difficilmente il Pisa che in estate ha perso pezzi importanti come i giovani Birindelli e Lucca. Attenzione anche al Perugia. Fabrizio Castori, uno che di Serie B ne ha già masticata parecchia, aggiunge la panchina umbra al suo curriculum.

Le possibili sorprese della Serie B 2022-2023

Più del Venezia, terza squadra arrivata dal piano superiore, tra le mine vaganti potrebbe esserci il Como. A parte la mediaticità del colpo Fabregas – rimane da valutare l’integrità fisica dell’ex nazionale spagnolo – i lariani si sono assicurati le prestazioni di Leonardo Mancuso, poliedrica punta reduce da due promozioni consecutive (da protagonista) con Empoli e Monza. C’è curiosità infine sulla “nuova” Reggina di Pippo Inzaghi: gli amaranto, partiti in ritardo rispetto alla concorrenza, hanno inserito in un organico comunque esperto diversi giovani provenienti dalla Serie A. Particolare non da poco: in fondo, stiamo pur sempre parlando della competizione fucina di sorprese per eccellenza…

Marco Battistini

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