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Torino, incidenti al derby. De Laurentis contro Alfano: qua “mafia di stato”

by La Redazione
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derby torino juventusTorino, 27 apr – Cinque arresti e un denunciato, questo al momento il bilancio degli incidenti verificatisi ieri a Torino in occasione del derby. Arrestati dalla polizia due tifosi bianconeri e uno granata per lancio di oggetti, fumogeni e bombe carta. Un supporter juventino è stato invece fermato anche per resistenza a pubblico ufficiale durante le tensioni in piazza San Gabriele da Gorizia, avvenute domenica mattina. Un altro tifoso bianconero è stato arrestato sempre per resistenza a pubblico ufficiale all’ingresso dello stadio olimpico poco prima dell’inizio della partita. I filmati della polizia hanno identificato poi un supporter del Torino che, per aver partecipato all’assalto del pullman della squadra bianconera, verrà denunciato per danneggiamento aggravato. La bomba carta che, secondo i primi accertamenti, sarebbe stata lanciata dal settore dei tifosi bianconeri verso quello dei tifosi granata poco dopo l’inizio del derby, avrebbe provocato 9 feriti.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano non ha perso tempo per scagliarsi contro gli autori degli incidenti: “Nessuna clemenza per i teppisti”. E dopo essersi complimentato con l’operato della polizia per aver subito individuato i responsabili degli atti, ha tuonato contro “i nemici dello sport: questo sono i teppisti che vorrebbero rovinare una passione, allontanando le famiglie, la gente, gli sportivi dagli stadi. Ci aspettiamo che tutti prendano le distanze da questi gravissimi e irresponsabili comportamenti”

Nei confronti di Alfano sono arrivate però le prime accuse. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, ha dichiarato: “Se quello che leggo corrisponde alla realtà, c’è bisogno che Alfano si interroghi. So che lui si sta preoccupando per questo – ha detto De Laurentiis -, ma è in ritardo perché gli abbiamo detto di applicare la legge inglese, ossia dare poteri alla polizia negli stadi. Lui ha fatto orecchie da mercante. Questa violenza non ha niente a che vedere con il tifo organizzato”. Il presidente della squadra partenopea ha poi parlato di “mafia di stato”: “In Inghilterra si è mosso il primo ministro mentre qui fanno le belle statuine. Questo è un Paese dove ci sta la mafia di stato, la mafia capitale, la ndrangheta, la camorra”.

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