Roma, 31 ott. – Cosa sarebbe lo sport senza sostenitori, spettatori e tifosi? Probabilmente sarebbe qualcosa di completamente diverso. Specialmente se parliamo di uno sport globale come il calcio, che riesce a emozionare milioni e milioni di appassionati da una parte all’altra del mondo, dando dimostrazione del loro amore affollando gli stadi e le piazze nel corso delle grandi competizioni.
Secondo il quotidiano “La Repubblica” tutta questa passione farebbe male al calcio italiano, senza settori caldi si starebbe meglio, le squadre giocano meglio senza la pressione dei cori e dei colori sugli spalti. In un articolo in cui si analizza l’andamento di Roma e Lazio, il giornale della sinistra al caviale avrebbe voluto dimostrare che senza i propri tifosi più caldi delle due curve (assenti perché in sciopero), le romane siano andate molto meglio di quando erano presenti i sostenitori legati al tifo organizzato.
Riportiamo direttamente dal quotidiano: “Ma non sarà che il tifo fa male? A qualcuno a Roma il sospetto inizia a venire davvero: l’Olimpico, che giochi la Roma o la Lazio, da mesi fa il pieno di desolazione e silenzio. Eppure le due squadre sembano non accorgersene nemmeno. Una provocazione, o forse qualcosa di più: i risultati delle squadre della capitale alimentano l’idea che il sostegno vigoroso, continuo, incessante e le aspettative di chi tifa, possano trasformarsi a volte in una pressione difficile da gestire per i calciatori. Soprattutto a Roma”.
In parole povere il calcio di Repubblica è quello della mancanza di calore, degli stadi vuoti e silenti, dell’appiattimento e dell’apatia. Come si può inneggiare alla morte di quello che è sempre stato il carattere distintivo del calcio italiano ed europeo? La scomparsa del tifo negli stati equivarrebbe all’annientamento di una parte storia dello sport nostrano, ma a quanto pare importa poco ai giornalisti di Repubblica, la cosa importante è che tutto quello che fa parte della cultura e tradizione europea venga smantellato pezzo per pezzo.
Mauro Pecchia
2 comments
Ma come cazzo si fa a scrivere stronzate del genere?..Mi fa pensare che chi ha scritto una cosa del genere non ci mette passione neanche a letto con la moglie..poveracci!! Immagino un derby con rete della vittoria al 93′ in uno stadio vuoto..preferirei morire che vivere in una società come la vogliono loro!!
Nel 2010, a proposito dei tifosi ‘dipinti’ per riempire lo stadio a Trieste, Repubblica titolava: “Tifosi finti, calcio sempre più falso”.
In pochi anni sono riusciti a perdere una delle poche posizioni condivisibili che avevano.