
Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ostenta sicurezza: “Con Bruxelles è in corso una discussione normale per verificare i dati del 2016 di finanza pubblica e quindi con il Def, il documento di economia e finanza di aprile, troveremo una soluzione definitiva sia del quadro di finanza pubblica sia delle previsioni di crescita”, ha spiegato a margine di una conferenza a Londra.
Il richiamo al rigore di bilancio, tuttavia, non dovrebbe dare il là ad una procedura vera e propria, con la quale la Ue avvierebbe l’iter per una sanzione nei nostri confronti. Non sarebbero insomma previste richieste specifiche in merito alla riduzione del debito. La lettera, in ogni caso, va ad innestarsi nella partita sulla flessibilità che Renzi ha avviato da tempo con l’Unione per ottenere spazi di manovra sui conti pubblici nell’ordine di qualche risicato decimale.
Filippo Burla