
Ma, soprattutto, sembrano lontani i tempi in cui la Ferrari prendeva sberle anche dalla Force India: la Rossa guidata da Vettel è stata velocissima nel Gran Premio della Malesia ed il tedesco ha vinto la gara precedendo le Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. La conferma delle grandi potenzialità della SF15-T, nata sotto la guida del direttore tecnico James Allison, arriva dalla grande gara di Kimi Raikkonen: il finlandese, costretto a rientrare ai box per la foratura di un pneumatico a seguito di un contatto con Nasr, compie una grande rimonta dall’ultima posizione, riuscendo a concludere al quarto posto e piazzandosi davanti alle due Williams di Bottas e Massa. Settima la Toro Rosso del diciassettenne Max Verstappen, diventato il più giovane pilota ad arrivare a punti, davanti al compagno di squadra Sainz Junior. Nona e decima la Red Bull con Kvyat e Ricciardo.
Maurizio Arrivabene, team principal Ferrari, ha commentato così: “Una grande gara per tutti e due i piloti. Una grande squadra e un grande lavoro della gente di Maranello. Non ci sono vincitori individuali, questa macchina non ha un papà, né 2 o 3, ne ha 1.300”.

Il secondo posto di Dovizioso lascia la Ducati con l’amaro in bocca, ma questa Ducati GP15 fa ben sperare per il proseguio della stagione. A fine gara, l’ideatore della moto, Luigi Dall’Igna si è lasciato andare ad un pizzico di rammarico: “Ci ho creduto fino alla fine. Entrambi i piloti hanno fatto una grande gara e nel finale abbiamo sfiorato la vittoria. Considerando che la GP15 aveva finora fatto solo due Test, è un grande risultato che ci fa ben sperare. Non pensavamo di lottare già dalla prima gara con Yamaha e Honda”.
Renato Montagnolo