Secondo un sondaggio YouGov di aprile 2025, un italiano su due legge almeno una volta alla settimana, e circa il 15% lo fa ogni giorno. Ma se si osservano i dati nel dettaglio, emerge un quadro ben più problematico: la maggioranza degli italiani legge poco e con scarsa continuità. La lettura è diventata un’abitudine minoritaria, relegata spesso al tempo libero e ritenuta, erroneamente, un lusso per pochi.
Il rapporto annuale dell’AIE (Associazione Italiana Editori) ha segnalato nel primo trimestre del 2025 un calo delle vendite pari al 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: 810mila libri in meno acquistati. Un segnale chiaro di una tendenza che si va consolidando. A pesare non è solo la crisi economica, ma un cambiamento profondo delle abitudini culturali. Il libro, cartaceo o digitale che sia, fatica a reggere la competizione con gli stimoli istantanei offerti dalla vita online.
I giovani leggono di più, ma in modo diverso
Contrariamente a quanto si tende a credere, i giovani leggono più degli adulti. I dati Eurostat mostrano che nella fascia 16-29 anni, il 60,1% ha letto almeno un libro nell’ultimo anno, una percentuale superiore sia ai trentenni (53,5%) che agli over 65 (47,2%). In Italia, la fascia 11-24 anni si attesta attorno al 50-57%, mentre tra gli over 25 la percentuale cala drasticamente, con punte sotto il 40%.
Ma cosa leggono i giovani? Non solo libri scolastici, ma anche romanzi fantasy, fumetti, storie interattive su piattaforme come Wattpad, fanfiction e contenuti brevi su formati digitali. Il concetto stesso di lettura si sta trasformando. Crescono gli audiolibri, gli ebook e le newsletter di approfondimento. Il 42% degli studenti delle scuole medie usa ebook e il 23% ascolta audiolibri: numeri in continua ascesa nel 2025.
Questa evoluzione non va vista come un tradimento della cultura tradizionale, ma come un adattamento alle modalità di fruizione della conoscenza tipiche della generazione digitale. I giovani leggono, ma lo fanno diversamente: con tempi più brevi, su supporti diversi, integrando lettura e interazione.
Il ruolo degli svaghi digitali
Nel panorama culturale contemporaneo, è inevitabile confrontarsi con la pluralità degli strumenti di intrattenimento. Gli svaghi digitali non devono essere considerati nemici della lettura, ma fenomeni paralleli. Il tempo trascorso sui social, sui videogiochi, sulle piattaforme video o anche su portali di gioco online come 888Casino, fa parte della quotidianità contemporanea. Il vero rischio è rappresentato dall’incapacità di mantenere spazi di concentrazione e di riflessione. In un ecosistema dominato dalla velocità e dalla gratificazione immediata, la lettura richiede uno sforzo diverso: continuità, silenzio, profondità.
La lettura come esercizio di coscienza critica
La lettura non è solo un passatempo, ma uno strumento fondamentale per costruire una coscienza critica. Il sociologo Pierpaolo Donati ha più volte sottolineato come il linguaggio scritto sia alla base della relazione sociale: senza capacità di lettura e comprensione, decade la possibilità stessa di partecipazione attiva alla vita collettiva.
Il sociologo tedesco Hartmut Rosa ha descritto la lettura come uno degli ultimi atti di “risonanza” con il mondo: un tempo rallentato, in cui l’individuo entra in relazione profonda con le idee, le emozioni e le narrazioni altrui. In un’epoca di alienazione e accelerazione, leggere significa ritrovare un ritmo umano.
Leggere per capire
Il declino della lettura non è solo una questione editoriale, ma un sintomo culturale. Meno si legge, meno si è capaci di analizzare il presente, di distinguere il vero dal falso, di costruire pensiero autonomo. Eppure, la buona notizia è che la lettura resiste. Gli eventi editoriali continuano ad attirare migliaia di persone, e tra i giovani si intravede un nuovo desiderio di contenuti di senso. Leggere non è un dovere, ma una necessità. In un mondo che offre stimoli incessanti, la lettura resta un gesto radicale di libertà e di consapevolezza. Un atto per pochi? Forse. Ma oggi più che mai, è un atto per chi vuole capire davvero.