Roma, 28 lug – Appena qualche settimana fa, l’Espresso se ne usciva con una copertina eloquente: il disegno di Grillo, Salvini e Berlusconi vestiti da squadristi, che avanzano minacciosi, manganelli in mano, in un vicolo buio. Titolo: “Ci rifanno neri”. Ecco il livello dell’argomentazione: il consenso dei grillini? La popolarità mediatica di Salvini? L’eterno galleggiamento di Berlusconi? Non servono analisi politologiche, studi sui cambiamenti avvenuti nella nostra società e magari autocritiche sull’incapacità della sinistra di saper comprendere le priorità e le sofferenze del popolo italiano. È solo l’eterno fascismo che rialza la testa. Per sconfiggerlo, quindi, basta il solito richiamo alla “Costituzione nata dalla resistenza” e l’appello a tutti i “sinceri democratici” affinché si uniscano contro la marea nera montante.

Quale notizia inedita ha generato questo articolo, rispetto all’ultimo, esattamente identico, di poche settimane fa? La foto, postata sui social, di una cena di alcuni esponenti di CasaPound con altri di Lealtà Azione. Caspita, stupisce che il New York Times non vi abbia dedicato una copertina dal titolo “Anche i fascisti cenano”. Si tratta, peraltro, di una foto liberamente diffusa dai diretti interessati. Nulla di nascosto, nulla di segreto, nulla di misterioso. Ma, all’occhio vigile del giornalista democratico, una cena fra amici si rivela per ciò che essa segretamente è: un patto di sangue, un segnale para-mafioso, un messaggio in codice, il simbolo dell’ora delle decisioni irrevocabili finalmente giunta per portare l’eversione in Italia.
Qual è il senso di questa cosa? Qual è il valore euristico, anche per chi è di sinistra, di servizi come questi? Quanto fanno avanzare la coscienza democratica del Paese? Si tratta, come è ovvio, di puro scandalismo, di qualunquismo a buon mercato. Spararla grossa per solleticare il pubblico, esattamente come altre testate fanno su altri argomenti. Fa tutto parte di questa estate pazza, in cui per giorni la prima notizia dei giornali è stata la “spiaggia fascista” di Chioggia. E poi l’exploit elettorale dei Fasci italiani del lavoro in un paese di 7000 abitanti, la prof che inneggia al Duce su facebook, l’assurda “pista nera” per i delitti del Mostro di Firenze, le campagne di Fiano e Boldrini contro i monumenti fascisti, i saluti fascisti, gli accendini fascisti. Tutto concorre strumentalmente a rendere l’idea di una emergenza, di una situazione da sanare. Come? Ma è ovvio con una bella legge speciale, con una bella norma liberticida. È tutto così dannatamente chiaro…
Giorgio Nigra
1 commento
Che starnazzino pure …