Roma, 5 nov – Un uomo di 35 anni, residente sull’isola di Oléron, sulla costa atlantica francese, ha investito deliberatamente pedoni e ciclisti lungo la strada che collega Dolus-d’Oléron a Saint-Pierre-d’Oléron, gridando “Allahu Akbar” al momento dell’arresto. L’attacco è avvenuto intorno alle 8:45 del mattino.
Ancora terrore in Francia
Secondo la procura di La Rochelle, l’automobilista ha colpito diverse persone in più punti del tragitto, provocando dieci feriti, quattro dei quali in gravi condizioni. Alcune vittime, di età compresa tra i 22 e i 67 anni, sono state trasportate in elicottero all’ospedale universitario di Poitiers. L’uomo è stato bloccato dalla polizia mentre tentava di appiccare il fuoco al proprio veicolo, nel quale sono state rinvenute bombole di gas che avrebbero preso fuoco solo parzialmente. L’indagine è stata aperta per tentato omicidio e affidata alla procura di La Rochelle. Le autorità francesi stanno valutando se il caso possa essere trasferito alla procura antiterrorismo. Secondo fonti citate da Reuters e Le Parisien, il sospettato non risulterebbe schedato come individuo radicalizzato, ma la dinamica dell’attacco e il grido religioso hanno portato gli inquirenti a non escludere alcuna pista. L’uomo è attualmente in custodia presso la gendarmeria di Saint-Pierre-d’Oléron.
Una convivenza sempre più fragile
Non si può comprendere l’accaduto isolandolo dal contesto più ampio. La Francia vive da anni in una tensione costante tra l’esigenza di garantire sicurezza e la difficoltà di gestire una convivenza sempre più fragile. I quartieri periferici, le isole turistiche, i piccoli centri: nessuno spazio sembra davvero immune. Ogni episodio riapre la stessa ferita, ogni volta con la stessa impotenza istituzionale e lo stesso rituale mediatico.
Vincenzo Monti