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Caro Spalletti, se non vuole manco scendere in campo con la Croazia basta dirlo

by Stelio Fergola
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Italia Spalletti Croazia

Roma, 21 giu – L’Italia non è – di fatto – scesa in campo con la Spagna ma forse per Luciano Spalletti non dovrebbe scendere in campo neanche con la Croazia. E no, le sciocchezze sulla mancanza di talento, del dribbling e quant’altro c’entrano molto poco: anche la nazionale delle Isole Faroe scende in campo contro la Spagna, come è giusto che sia. Gli azzurri ieri sera non lo hanno fatto, sintomo di un problema mentale enorme. E nel calcio la testa è tutto. Ciò detto, il commissario tecnico ha deciso di proferire dichiarazioni di una gravità inaudita subito dopo il ko con gli iberici. Parole imbarazzanti – e anche scorrette – che vanno approfondite.

Spalletti non vuole scendere in campo con la Croazia: l’italiano è una lingua, non un’intepretazione perenne

Qualcuno sostiene: “Voleva dire questo, voleva dire quello”. Di cosa “voleva” mister Luciano Spalletti mi interessa meno di zero. Conta ciò che è uscito effettivamente dalla sua bocca dopo la prestazione penosa di ieri (ma sarebbe più corretto definirla “non prestazione”: se non scendi nemmeno in campo, stai parlando del nulla), come riportato anche dalla Gazzetta dello Sport. Il mister prima si lascia andare a un “Mollare? Mai, siamo italiani”. E fin lì va bene, indipendentemente da quanto ne sia convinto o meno (è semplicemente il suo lavoro, esserne convinto). Ciò che riporta il principale quotidiano sportivo nazionale però è senza mezzi termini inqualificabile, perché sulla partita con la Croazia da disputare il 24 giugno prossimo si legge: “Dipenderà da come ci arriveremo. Dipenderà dalle scelte che avremo: quando le scelte non ci sono, diventa difficile”.

Ora, l’italiano è una lingua e non una libera interpretazione: se il mister non vuole manco scendere in campo con la Croazia non ha che da dirlo. Perché in quelle parole questo si legge, e per una guida tecnica di una squadra già in enorme difficoltà mentale è gravissimo. Poi, chiaramente, c’è anche dell’altro, su questioni che ovviamente non possiamo conoscere. Su tutte, la preparazione atletica probabilmente oggetto di discussioni interne allo staff. Ma ciò non toglie che quanto espresso sia inconcepibile, per una persona che ricopre un ruolo profumatamente stipendiato, per il quale ha delle responsabilità.

Rassegni le dimissioni subito, mister

È di una scorrettezza inaudita proferire frasi del genere. Sei il signor Luciano Spalletti si è già stancato di allenare la nazionale, in ogni caso, dovrebbe cucirsi la bocca fino alla fine del torneo e poi rassegnare le dimissioni. Questo impongono la professionalità e la serietà. Ciò detto, affrontare la Croazia con l’incipit “dipenderà da come ci arriveremo”, non ha alcun senso. Perché anche l’allenatore delle succitate Isole Faroe (le stesse che sarebbero scese in campo contro la Spagna, anche prendendone dieci) non affronterebbe così una competizione. Faccia chiarezza dentro di sé, caro ct. E nel caso non sappia parlare in pubblico si faccia scrivere i discorsi da qualcuno. Noi non abbiamo tempo da perdere.

Stelio Fergola

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