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Gentiloni aiuta Macron e manda 500 soldati italiani in Niger

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Parigi, 14 dic – Il governo italiano ha deciso di mandare 500 soldati e 150 mezzi militari in Niger. Combatteranno il terrorismo e saranno un argine all’immigrazione, dato che una regione sicura è un deterrente ai flussi migratori. Almeno così è nelle intenzioni. I nostri soldati avranno il compito di addestrare forze che incrementino la stabilità e alla lotta contro il terrorismo nella fascia di territorio dell’Africa sub-sahariana tra il deserto del Sahara a nord e la savana del Sudan a sud. Inoltre i militari svolgeranno “attività di sorveglianza e di controllo del territorio” africano, interessato anche dalla rotta dei migranti che dalla Nigeria arriva in Libia.

I primi 150 soldati partiranno già nelle prossime settimane, al più tardi i primi giorni dell’anno nuovo e poi, entro l’estate, il contingente affiancherà e con ogni probabilità sostituirà, quello francese che è attualmente stanziato a Madama, un fortino della Legione Straniera circondato dal deserto, poco lontano dalla frontiera con la Libia. Da lì l’anno scorso sono passate più di 300 mila persone nella loro fuga verso l’Europa, pagando fino a 4mila euro ai trafficanti affinché li trasportassero.

L’annuncio del premier Paolo Gentiloni è arrivato al termine del G5 Sahel, un incontro che si è tenuto a Parigi tra i capi di stato e di governo di Francia, Germania e Italia e quelli dei cinque paesi del Sahel: Burkina Faso, Chad, Mali, Mauritania e Niger. I quasi 500 soldati, 470 per la precisione, saranno presi dal contingente attualmente in Iraq, composto da circa un migliaio di uomini.

Gentiloni ha anche puntualizzato che “La stabilità di questi Paesi è il modo migliore per rispondere ai traffici di droga e di esseri umani che sono purtroppo così diffusi”. I questa cintura subsahariana, infatti, tra la Mauritania e l’Eritrea, imperversano bande criminali e passano contrabbandi di ogni genere, dagli esseri umani, alle armi alla droga. Il denaro ricavato spesso va a finanziare il terrorismo jihadista internazionale.

Anna Pedri

 

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5 comments

Tony 14 Dicembre 2017 - 10:00

…attenti, ragazzi: le coop pd & comunione-fatturazione state vi ”sorvegliano”…
..sono molto inc..ati…pd coop hanno perso un sacco di soldi…

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/12/14/naufragio-di-bambini-chiesto-processo-per-2-ufficiali-della-marina_23daef98-cb98-4d1c-af1a-85392d6761c0.html

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mario 15 Dicembre 2017 - 12:33

“i soliti koglioni italiani, che adesso mandano 500 poveri cristi in un paese di merda a fare un favore ai nostri competitors francesi. si perche da quelle parti non avranno un cazzo da fare tutto il giorno, altro che lotta al terrorsimo, se volessero fare la lotta al terrorismo dovrebbero andare a ryad e tel aviv…i nidi dei terrorsiti.”

come non darti ragione, siamo governati da coglioni oppure da ipocriti corrotti;
io propendo per la seconda ipotesi ……………….

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serena 18 Dicembre 2017 - 11:48

Però… 4 mila euro a capoccia… una famiglia di tre persone fanno 12 mila euro.. però scappano dalla fame…

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Il Niger dice che non sapeva nulla della missione italiana e non è d’accordo 31 Gennaio 2018 - 11:09

[…] e controllare le frontiere. Anche se è stato già spiegato come nei fatti, rischia di essere solo un aiuto alla Francia di Macron e alla tutela degli interessi […]

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Il Niger dice che non sapeva nulla della missione italiana e non è d'accordo | NUTesla | The Informant 31 Gennaio 2018 - 2:01

[…] e controllare le frontiere. Anche se è stato già spiegato come nei fatti, rischia di essere solo un aiuto alla Francia di Macron e alla tutela degli interessi […]

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