Roma, 2 feb – Parliamoci chiaro, i Giochi del Mediterraneo, seppur a torto, non li ha mai considerati nessuno. Si tratta però di una manifestazione sportiva multidisciplinare promossa nel 1948 a cui partecipano tutte le nazioni che si affacciano sul Mare Nostrum, ad eccezione di Palestina e Israele. La storia di questo evento parla chiaro: dopo diciotto edizioni l’Italia è ampiamente in testa. Il medagliere, aggiornato all’ultima edizione del 2018, ci vede appunto al primo posto con un totale di 2303 medaglie conquistate (876 ori, 740 argenti, 687 bronzi). Ci “tallona”, da seconda, la Francia che ha quasi 600 medaglie in meno dell’Italia (631 gli ori vinti dai cugini transalpini). Dall’edizione del 2005, disputatasi in Spagna come quest’anno, abbiamo sempre vinto noi.
“L’Italia continua a dominare i giochi del Mediterraneo”, scriveva la Gazzetta dello Sport due giorni fa, tenendosi sull’ovvio. Peccato che la stessa “rosea” si lanci oggi nel solito sermone politicamente corretto quanto stucchevole ed errato, titolando così un pezzo: “Atletica, la 4×400 donne è una meraviglia. E uno spot per l’Italia multirazziale”. L’articolo ci regala più che altro una propaganda politica strappalacrime per commossi radical chic in vacanza in Kenya: “Questo trionfo della 4×400 – scrive la Gazza – ha assunto rapidamente un valore enorme, dal grande impatto che i social hanno fatto diventare virale. Perché questa 4×400 mette insieme tutta l’Italia multirazziale e multiculturale dei nostri giorni. Giorni caldi, in Italia, su certi temi”.
E dire che, medagliere alla mano, a noi era parso che l’Italia non avesse mai avuto bisogno di certe svolte multi di qui e multi di là. Eppure no, la Gazzetta insiste propinandoci la breve biografia delle atlete nere. Della serie, spalancati ius soli apriti vittoria sportiva. Non poteva mancare così la conseguente eco mediatica, con i principali quotidiani asserragliati sul fronte dell’antipopulismo brutto sporco e razzista subito pronti a raccogliere la fiaccola nauseante dello spot in questione. Una vera e propria staffetta velocissima, non c’è che dire. Per fare a gara a chi spara la baggianata correct più grossa.
Eugenio Palazzini
Giochi del Mediterraneo, ma quale Italia multietnica: vinciamo sempre noi
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1 commento
Ma cazzo dicono questi ignoranti e ignobili sinistri, falsi e disinformati come sempre,inadeguati piddini e frociame vario……… Sono ragazzi e ragazze cresciuti in famiglie per lo più italiane,sia come modo di vita che come comportamento…….. Per cui non rompessero le sfere celesti,l’ignoranza sinistra non conosce vergogna.