Roma, 24 ott – La Banca Mondiale lancia l’allarme di una recessione globale. La guerra tra Israele e Palestina, infatti, potrebbe destabilizzare non poco i mercati, secondo l’organizzazione internazionale, come riporta l’Ansa.
“Recessione globale possibile con la guerra”: l’allarme della Banca mondiale
Il contesto è una conferenza agli investitori in Arabia Saudita. A parlare è proprio il presidente della Banca Mondiale, Ajay Banga, 63 anni, il quale sottolinea il momento difficile con sue parole ben poco confortanti: “Quello che è successo di recente in Israele e a Gaza (…) avrà un grave impatto sullo sviluppo economico. Penso che siamo in una fase molto pericolosa”. Banga, imprenditore indiano naturalizzato statunitense, è stato molto diretto e chiaro. D’altronde, i rischi di un conflitto del genere erano ben noti già alle origini.
Le nostre tasche già potrebbero soffrire
Lo avevamo sottlineato qualche settimana fa: il nuovo conflitto tra Israele e Palestina potrebbe influire non poco sulle nostre bollette della luce, della benzina e del gas. Tutti beni strategicamente essenziali, come al solito, per muovere l’economia. La sola crescita delle loro valutazioni potrebbe ammazzare ulteriormente il lavoro e la crescita. Effetto perverso che già abbiamo sperimentato dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, tra materie prime improvvisamente schizzate alle stelle (su tutte, il grano), un caro carburanti senza sosta e una situazione anche sul fronte del gas estremamente conplicata.