Roma, 14 dic – La Ryder Cup è il torneo di golf più importante e prestigioso al mondo. Dal 1927 si disputa ogni due anni tra una selezione di giocatori europei ed una statunitense. Alternativamente, viene ospitata in Europa e negli Stati Uniti d’America. Salvo rare eccezioni, nella nostra parte di emisfero la Ryder Cup viene tradizionalmente giocata sui campi inglesi. E’ quindi un evento eccezionale quello previsto per il 2022: la gara, infatti, si disputerà al Marco Simone Golf & Country Club, ovvero a Roma. Questa occasione sarebbe ottima per rilanciare l’immagine dell’Italia sportiva e della Federazione Italiana Golf. Invece, sta mettendo in seria difficoltà quest’ultima. Secondo il bilancio della Federazione, ripreso anche dal Fatto Quotidiano, l’istituzione sportiva ha chiuso in rosso perdendo 1,4 milioni di euro. La perdita è dunque di 6 milioni di euro in due anni.
Probabilmente la Ryder Cup è un progetto al di fuori delle capacità economiche dello sport italiano. Due anni fa, ovvero in pieno governo Renzi, è stato stanziato per questo evento un contributo di 60 milioni di euro. Soldi pubblici. Tale dispendio di fondi dello Stato è stato passato nella legge di Bilancio, proprio per l’organizzazione della Ryder Cup 2022, in un paragrafo relativo a “Giovani e Sport”. Tale sfoggio di forza è incomprensibile: il golf è una disciplina che non fa parte del Dna sportivo italiano e questo affannarsi ad accaparrarsi l’organizzazione di uno degli avvenimenti golfistici più importanti del mondo mette in seria difficoltà una Federazione molto piccola, che prende ad oggi il 40% dei contributi statali del Coni. Questa “grandeur” ha messo a frutto alcuni risultati positivi, seppur minimi.
Dalla notizia dell’aggiudicazione della Ryder Cup all’Italia, il fatturato della Federazione è salito. Ma i costi per gli appassionati, a loro volta, si sono triplicati. Per non parlare delle “uscite” che dovrà affrontare la FederGolf: la spesa è circa di 22 milioni di euro. Nello stesso bilancio federale, la spesa per il torneo internazionale viene evidenziata come il maggior fattore di “perdita”: “Particolare rilevanza assumono i costi collegati all’impegno dell’Italia ad ospitare la Ryder Cup 2022”.
Sempre secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, la Federazione puntava molto sull’effetto “mediatico” e quindi su un boom di iscritti: invece, negli ultimi 3 anni sono solo 146 tesserati Fig in più su tutto il territorio. Il totale degli iscritti è di 90mila: l’atteso clamore mediatico per l’arrivo della Ryder Cup in Italia ha fruttato un aumento appena dello 0,2%, a fronte dei 30 milioni di euro preventivati e di una auspicata crescita del 7%. Il progetto Ryder Cup ha insomma più buche di un campo da golf: eppure sono già stati stanziati dallo Stato altri 60 milioni di euro di contributi fino al 2028.
Ilaria Paoletti
1 commento
Come al solito si parla di argomenti che non si conoscono.
La ryder cup del 2018 a paragi ha fatturato 1 miliardo di euro
La ryder cup é il terzo evento mediatico sportivo al mondo dopo olimpiadi e mondiali di calcio
Il golf é uno degli sport piu praticati al mondo e la sua pratica MUOVE le economie. In costa del sol in Spagna ci sono in 100 chilometei 100 campi da golf che vengono presi d’assalto da orde di praticanti da tutta europa soprattutto nel periodo invernale. In marocco ci sono 20 campi da golf nelle localita turistiche, in turchia altri 10 ad Antalya.
Immaginate cosa accadrebbe se iniziassimo a fare campi da golf nel crotonese a vibo valentia a reggio calabria in campania o in sicilia. Si creerebbe un circuito virtuoso straordinario. Ma noi invece di programmare ed investire andiamo dietro a notizie come questa. Cosa sono 60 milioni a fronte di entrate che saranna 20 volte tante e anche di piu se si considera l’indotto e la spinta a nuovi investimenti? Il presente articolo é completamente decontestualizzato rispetto alle possibilita offerte dallo sviluppo del golf in italia