268
Roma, 6 feb – Da quando Laura Boldrini è presidente della Camera dei Deputati ha intrapreso una dura lotta contro la violenza sulle donne, contro gli insulti in rete ed a favore del femminismo. Battaglie che negli anni hanno suscitato diverse polemiche per una sua speciale caratteristica: esagerare su ogni cosa. Le battaglie sociali e per i diritti sono rispettabili, ma è un campo in cui si rischia di cadere nell’ipocrisia, diventando ossessionati e pure noiosi. Rischio in cui la stessa Boldrini è caduta.
Pochi giorni fa si è parlato di un’immagine distribuita in rete da un 58enne della provincia di Cosenza, che ritraeva Laura Boldrini decapitata. Come sempre quando qualcosa ha a che fare con la paladina della giustizia il caso diventa di interesse nazionale, tant’è che i titolari di una pagina Facebook hanno esposto denuncia nei confronti dell’autore dell’immagine, che si è ritrovato le forze dell’ordine sotto casa il giorno successivo, ed ammette di essersi spaventato: “Qualche ora dopo aver postato quel fotomontaggio “le Sentinelle di Milano” mi hanno scritto che mi avrebbero denunciato. Sono rimasto perplesso, perché non riuscivo a capire la gravità di quello che avevo commesso. Il mattino dopo, mi sono visto arrivare la polizia a casa. Mi sono spaventato. Ho pensato a mia moglie e a mia figlia. E adesso cosa mi accadrà?”.
Politici e giornalisti si sono spesi per portare il loro sostegno alla Presidenta, nonostante la foto non rappresentasse una minaccia fisica bensì un segno di protesta, seppure poco gradevole. Calmatesi le polemiche per questo caso, nemmeno il tempo di rilassarsi che il web offre nuovamente argomenti. Appare oggi in rete una seconda immagine in cui si vede una foto della Boldrini con una cesoia intorno alla testa, con la seguente scritta che accompagna il post: “Giustizia per Pamela Mastropietro, barbaramente uccisa e fatta a pezzi da una risorsa nigeriana amica della Boldrini”. Anche in questo caso si può intuire che l’immagine sia una protesta contro le tesi della Boldrini che sostengono gli immigrati siano una risorsa per il nostro Paese e non una minaccia. Ma ogni pretesto è buono per condannare “i fascisti” e ottenere il quotidiano quarto d’ora di celebrità accompagnato da un copioso piagnisteo.
Intendiamoci: nessuno ritiene che quelle immagini siano buone immagini, né che contribuiscano a migliorare la qualità del dibattito politico, ma la Boldrini dovrebbe capire che questo suo eterno vittimismo sta sfociando nel ridicolo. Lo è perché ogni esponente politico, a prescindere dal partito di appartenenza, dal sesso, dal colore di pelle, dal luogo di provenienza riceve insulti e minacce, vere e presunte, ma pare che nessuno se ne lamenti quanto lei. Internet è un luogo di libertà, nel bene e nel male. E Laura Boldrini dovrebbe imparare a distinguere le reali minacce dagli sfogatoi del web, smettendo di occupare le pagine dei giornali con questioni di basso rilievo.
Dario Dedi
9 comments
In vista dellle prossime elezioni prepari le valigie.
le Sentinelle di Milano..nome curioso. forse potevano chiamarsi la ‘guardia rossa’
È un gruppo di recchie.
La Papessa permalosa ci sta costruendo una carriera sul piagnisteo.
Questo personaggio inadeguato e impreparato,la tipica miracolata bersaniana, deve solo vergognarsi nei confronti degli italiani che l’hanno sopportata per cinque orribili anni in cui siamo stati invasi dalla peggior feccia africana. Di questi reflussi comunisti non ne possiamo più.
Essendo “ella” diversamente intelligente, tollera offese fisiche e morali ad altre femmine che ella ritiene meno degne di attenzione e solidarietà. Le violenze sulle donne sono diversamente condannate a seconda di chi le commette. Così se un negro, un islamico un qualunque straniero commette una violenza su donne anziani o bambini, si deve derubricare ad una scarsa integrazione al trauma dello sradicamento etc.etc.
Alla Boldrini che è stata,è e resterà una parassita antitaliana una iena travestita da agnello, auguro di perdere i privilegi di cui gode alle spalle dei contribuenti, che la sua scorta sia impiegata per tutelare i cittadini che lei tanto disprezza
La Boldrini è un essere immondo.
si chiamano I Sentinelli (al maschile – improprio evidentemente, come assessora o presidenta) e sono un gruppo di controllo su internet, nato da una coppia gay che avanzava non so che pretesa. Vigilano su eventuali forme di violenza verbale o figurativa, rivolte a pubbliche persone tipo, appunto, la Boldrini. Mi sfugge un eventuale tornaconto, ma questo è.
Ma questa qui, con quella faccia che si ritrova, che posizione ha preso sul caso della poveretta squartata e fatta a pezzi a Macerata? Qualcuno ne sa qualcosa?