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Residenza ai richiedenti asilo: CPI insorge a Romano di Lombardia

by La Redazione
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Roma, 17 apr – Ancora tensioni sull’accoglienza dei migranti in Lombardia. Questa volta è CasaPound Italia a scendere in campo, con un’azione simbolica e un duro comunicato contro l’amministrazione comunale di Romano di Lombardia, rea – secondo il movimento – di aver concesso la residenza ai richiedenti asilo ospitati presso l’ex Hotel La Rocca.

Residenza ai richiedenti asilo: “Una follia da film comico”

Davanti al municipio è comparso uno striscione dal tono sarcastico: “Residenza agli immigrati: ma sono del mestiere questi?”, una frase che riassume il giudizio impietoso di CasaPound sulla scelta del Comune. “Concedere la residenza ai richiedenti asilo è una follia che si ripercuoterà sui cittadini”, si legge nella nota diffusa dal movimento. “Non è ammissibile che, nonostante i problemi già creati nei mesi precedenti con assurde richieste da parte degli ospiti dell’ex Hotel, si pensi di agevolarli ulteriormente”. Il bersaglio della protesta non è solo la misura in sé, ma anche l’apparente incoerenza politica: “È vergognoso – prosegue CasaPound – che, invece di risolvere definitivamente una situazione che crea disagi da tempo, si scelga di premiare chi non si è mai inserito nel tessuto sociale, pretendendo anzi di vivere sulle spalle della comunità. Ma la cosa più stupefacente, degna proprio di un film comico, è che l’iniziativa provenga da un’amministrazione di centrodestra”.

Tradimento delle aspettative dei cittadini

CasaPound denuncia quindi un tradimento delle aspettative dei cittadini da parte di chi, a livello elettorale, si presenta come difensore dell’identità e della sicurezza del territorio. “Della serie: ma sono del mestiere questi?”, conclude il comunicato, lasciando intendere che le prossime mosse del movimento potrebbero non fermarsi qui. L’azione ha già attirato attenzione sui social, mentre dal Comune non sono ancora giunte repliche ufficiali. Sullo sfondo, resta il nodo irrisolto dell’accoglienza, tra proclami di integrazione e accuse di abbandono delle periferie italiane.

La Redazione

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