Chioggia, 25 nov – Ve la ricordate Punta Canna, la “spiaggia fascista” che la scorsa estate aveva turbato i sonni della redazione di Repubblica e convinto il giornalista-segugio Paolo Berizzi di aver fatto l’inchiesta della vita? Ne era uscito un caso politico nazionale con lamenti sulla democrazia in pericolo e sulle pericolose derive estremiste che l’Italia stava prendendo. Tutto per uno stabilimento balneare, s’intende.
Ebbene, dopo la fanfara mediatica che ha scomodato perfino il prefetto di Venezia, fuori dal clamore di telecamere e taccuini la vicenda giudiziaria (perchรฉ sรฌ, c’era stato anche uno strascico in aula di tribunale) si conclude com’รจ giusto che sia: in nulla.
La spiaggia fascista, insomma, non rappresenterebbe un pericolo per la tenuta democratica perchรฉ mancherebbe l’elemento soggettivo e cioรจ la volontร di sovvertire l’ordinamento della Repubblica. La democrazia รจ salva? Le coronarie di Berizzi forse un po’ meno.
Nicola Mattei
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W I D S !
http://www.trentinolibero.it/home/news/rubriche/lettere-dei-lettori/13122-2017-11-24-09-44-19.html
[…] di Chioggia – che nonostante la cagnara mediatica sollevata la scorsa estate ha visto il titolare venire assolto con formula piena – ora arriva il nuovo allarme: la bandiera nazista (o neonazista a seconda delle […]
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