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La Valle d’Aosta cancella la storia: “Basta toponimi fascisti sui documenti”

by Alessandro Della Guglia
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Aosta, 19 feb – Operazione rimozione della storia. Il presidente autonomista della Valle d’Aosta ha deciso di togliere i toponimi fascisti dai documenti d’identità. Un’operazione talmente farraginosa, che gli impiegati comunali saranno costretti a correggere a mano eventuali denominazioni istituite nel Ventennio. Così i documenti non riporteranno più, ad esempio, terribili toponimi come: “Porta Littoria”. Grandi conquiste, non c’è che dire.

“Abbiamo provveduto ad invitare i Sindaci a dare indicazioni ai funzionari dei servizi di anagrafe e stato civile affinché inseriscano manualmente la corretta denominazione”, ha detto Antonio Fosson, presidente della Regione intervenuto a riguardo. Ma come mai proprio adesso, dopo oltre settanta anni, salta fuori in Valle d’Aosta questa polemica? Il caso è scoppiato, come riportato da La Stampa, in seguito alla segnalazione di un cittadino di La Thuile che si è visto consegnare una carta d’identità elettronica con il luogo di nascita indicato secondo la toponomastica italianizzata, che era appunto in vigore durante il fascismo. Apriti cielo, urgeva una politicamente corretta correzione.

Una questione linguistica?

“Questa situazione non è accettabile: non si può dimenticare che l’italianizzazione delle denominazioni dei nostri Comuni non è stato un atto volontario, ma un’imposizione volta a cancellare l’identità francofona della Valle d’Aosta”, ha tuonato il presidente autonomista Fosson. “Questa situazione grave e assurda è dovuta all’adesione da parte dei Comuni valdostani nel 2018 all’Anagrafe nazionale della popolazione residente, ovvero la banca dati nella quale stanno progressivamente confluendo le anagrafi dei Comuni italiani […] Questo è il motivo per cui per i Comuni valdostani sono inseriti nella banca dati dell’Anagrafe nazionale le denominazioni imposte dal regime fascista, che sono così automaticamente riportate nelle nuove carte di identità elettroniche per i nati durante il regime fascista, tra il 1939 e il 1946”, ha poi specificato il presidente della Regione. Adesso sì che sarà tutto più ridente e gioioso.

Alessandro Della Guglia

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3 comments

Raffo 19 Febbraio 2019 - 10:15

Accipicchiolina……………..incredibile………… che decisione eroica,quale sfrontato coraggio………. per cui non sono importanti strade,ospedali di prossimità, collegamenti viari montani dignitosi……….bisogna prima di tutto abbattere il pericolo fascista………. mi chiedo se sia la politica in genere a far divenire marziani alcuni pregevoli statisti o pseudo intellettuali sinistrorsi,oppure se giunti alla canna del gas sbroccano a random………. In questo schifo di paese al peggio non esiste fine.

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robur 19 Febbraio 2019 - 11:02

cervinia fu fondata nel 1934 e pila nel 1936 sempre dal truce dittatore.
in francia le nostre tenda,san giovanni di tenda briga sospello sono diventate tende san jean de tende brigue
sospe e tenda tende.
nizza la sabaudia nizza nice e mentone mentonne.
meditate gente.
sembra quel genitore che battezzo’ il figlio benito il 24 luglio e il giorno dopo voleva chiamarlo alcide palmiro

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A 20 Febbraio 2019 - 9:13

Conosco bene la valle d’Aosta e l’unica cosa che posso esprimere pubblicamente a proposito del rifacimento della denominazione è una simpatica risata

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