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La crisi morde anche in Vaticano, Bergoglio taglia gli stipendi a cardinali e religiosi

by Cristina Gauri
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Città del Vaticano, 24 mar – La crisi economica emersa in seno alla pandemia si fa sentire anche in Vaticano: di qui la decisione di Bergoglio di contenere le spese per il personale della Santa Sede tagliando gli stipendi ai religiosi.

Dal governatorato del Vaticano ad altri enti, al grido di «pagare meno, pagare tutti» scatta  la sfoltita alle retribuzioni «con la finalità di salvaguardare gli attuali posti di lavoro». Le riduzioni interesseranno i cardinali per il 10% delle retribuzioni mensili e, a scendere, gli altri superiori e ecclesiastici. Stop anche agli scatti di anzianità per queste figure apicali. «Un futuro sostenibile economicamente richiede oggi, fra altre decisioni, di adottare anche misure riguardanti le retribuzioni del personale» del Vaticano, specifica Papa Francesco nel Motu proprio in cui illustra il provvedimento.

Sfoltita agli stipendi di cardinali e religiosi

«Considerato il disavanzo che da diversi anni caratterizza la gestione economica della Santa Sede» e «considerato l’aggravamento di tale situazione a seguito dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del Covid-19, che ha inciso negativamente su tutte le fonti di ricavo della Santa Sede e dello Stato della Citta’ del Vaticano», il Papa decide così di arginare i costi per il personale che «costituiscono una rilevante voce di spesa nel bilancio della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano».

A decorrere dal 1° aprile 2021 la riduzione degli stipendi dei religiosi sarà così distribuita: meno 10% ai cardinali, meno 8% ai superiori, inquadrati nei livelli retributivi C e C1. Gli stipendi di ecclesiastici e religiosi, inquadrati nei livelli retributivi C2 e C3 e nei dieci livelli funzionali non dirigenziali, saranno ridotte del 3%.

La deroga

Si applica una deroga ai tagli «qualora l’interessato documenti che gli sia impossibile far fronte a spese fisse connesse allo stato di salute proprio o di parenti entro il secondo grado». Stop agli scatti di anzianità fino all’aprile del 2023 per cardinali, superiori, ecclesiastici e religiosi.

La norma si applica anche al «personale con contratto di livello funzionale dal 4 al 10, entrambi inclusi, della Santa Sede, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e degli Enti le cui retribuzioni siano corrisposte dalla Santa Sede o dallo Stato della Città del Vaticano». Infine, le disposizioni «si applicano anche al Vicariato di Roma, ai Capitoli delle Basiliche Papali Vaticana, Lateranense e Liberiana, alla Fabbrica di San Pietro e alla Basilica di San Paolo fuori le mura».

Cristina Gauri

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4 comments

Fabio Crociato 25 Marzo 2021 - 10:16

Bergoglio tela in Argentina (dove ti attendono a braccia aperte), e lascia pontefice unico B.XVI! Comincia a risparmiare togliendo la tua gesuitica presenza.

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Filippo 30 Marzo 2021 - 9:10

Tutti parassiti che vengono pagati con le tasse dei cittadini italiani

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Cardinali nottambuli fanno le ore piccole, il Vaticano li bacchetta: “Basta violare il coprifuoco” 20 Aprile 2021 - 11:24

[…] ospiti della Domus sono tutti prelati di altissimo lignaggio. La bellissima struttura — un palazzone di architettura massiccia e nobile edificato nel cuore […]

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Cardinali nottambuli fanno le ore piccole, il Vaticano li bacchetta: “Basta violare il coprifuoco” | NUTesla | The Informant 21 Aprile 2021 - 12:13

[…] ospiti della Domus sono tutti prelati di altissimo lignaggio. La bellissima struttura — un palazzone di architettura massiccia e nobile edificato nel cuore […]

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