A don Lesmo viene contestata l’accusa di prostituzione minorile (ossia, come prevede la legge, il fatto di aver pagato un minore per rapporti sessuali) e quella di cessione di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito per ottenere prestazioni sessuali da un minorenne. L’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, ha intanto sospeso da ogni incarico don Alberto Paolo Lesmo. L’arcivescovo e i suoi collaboratori esprimono “sconcerto e dolore” per la vicenda e “pregano fin da ora per la vittima dei fatti contestati e i suoi familiari e per don Lesmo. Una preghiera particolare – spiegano in una nota – anche per i fedeli della comunità cristiana di S. Marcellina, ai quali si domanda di offrire spiritualmente la sofferenza causata da questo scandalo e di restare uniti intorno al Mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo che si stanno celebrando in questi giorni santi”. In un comunicato si spiega come l’Arcidiocesi sia venuta a conoscenza dell’indagine a carico del sacerdote il 2 marzo 2016 e abbia appreso che nel 2013 don Lesmo fu oggetto di una perquisizione in parrocchia, “senza però che il prete ne desse in alcun modo notizia ai suoi superiori diocesani”. “Solo in questi ultimi giorni – sottolinea la Curia – è stato possibile appurare la facoltà per l’Arcidiocesi di intervenire con questi provvedimenti così che non configurassero intralcio alle indagini”.
Giuliano Lebelli
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http://whitewolfrevolution.blogspot.it/2014/11/pedofilia-ritualepolitici-stupravano.html