Roma, 25 mar – Mentre il vaccino occupa le preoccupazioni dei virologi in tv e dell’opinione pubblica, le terapie i trattamenti per chi è tutt’ora malato di Covid vengono messi un po’ da parte. Uno studio italiano, tuttavia, dà incoraggianti esiti circa l’uso dell’eparina.
Lo studio su Covid e eparina
Secondo quanto emerge dallo studio Start-Covid-19, progetto tutto italiano nato da un’intuizione della Fondazione Arianna Anticoagulazione, fondata e presieduta da Gualtiero Palareti, professore in Malattie cardiovascolari all’Università di Bologna, il trattamento con farmaci anticoagulanti, in particolare con enoxaparina, è associato alla riduzione della mortalità in un ampio gruppo di pazienti ricoverati per Covid-19 in degenza ordinaria. Una riduzione quantificata in circa il 60% in meno.
Risultati incoraggianti
I risultati sull’uso dell’eparina nel trattamento del Covid ono stati presentati oggi dalla Fondazione e da Italfarmaco, che sostiene il progetto. I ricercatori coinvolti hanno analizzato le cartelle cliniche di 1.135 pazienti ricoverati per Covid-19 fra il primo marzo e il 30 giugno 2020 nei reparti di degenza ordinaria di 30 centri italiani. La ricerca aveva tra gli obiettivi quello di documentare l’effetto dei farmaci anticoagulanti-antitrombotici,come l’eparina, sull’evoluzione clinica di Covid-19.
Lo studio tutto italiano
“I pazienti inclusi nello studio avevano un’età mediana di 71 anni” spiega Daniela Poli, della Sod Malattie aterotrombotiche, azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, che è il centro coordinatore dello studio, nonché vicepresidente della Federazione dei centri per la diagnosi della trombosi e per la sorveglianza delle terapie anticoagulanti “Molti presentavano patologie associate, in particolare: 52,2% ipertensione arteriosa, 10,2% coronaropatia, 17,4% diabete mellito, 23,3% riduzione della funzione renale e 7,6% fibrillazione atriale, mentre il 37,2% dei pazienti non presentava, al momento del ricovero, alcuna rilevante patologia oltre il Covid-19”.
In attesa del vaccino …
“Durante il ricovero 769 pazienti (70,7%) hanno ricevuto un trattamento anticoagulante-antitrombotico” prosegue la dottoressa Poli “il farmaco più utilizzato è stato enoxaparina (92,3%). I pazienti che hanno ricevuto il trattamento anticoagulante-antitrombotico erano ‘più gravi’, cioè presentavano un numero di comorbilità significativamente maggiore, ma la mortalità è risultata significativamente minore nei pazienti che hanno ricevuto il trattamento. Tra i pazienti di età più avanzata, tale differenza è risultata ancora più ampia”.
Mortalità ridotta
Lo studio ha dunque quantificato “una riduzione del rischio di mortalità associata all’uso di eparina pari al 60% rispetto ai soggetti che non ricevevano il farmaco”. Buone notizie, dunque: in attesa che il vaccino mostri gli effettivi risultati, l’eparina sembra essere un ottimo alleato contro il Covid. D’altronde, l’eparina è conteuta anche nella terapia impostata dal dottor Andrea Mangiagalli, medico di Pioltello creatore della «chat dei medici in prima linea», di cui fanno parte 200 medici sparsi per lo Stivale, che prescrivono idrossiclorochina, eparina e azitromicina subito a casa, e in questo modo la quasi totalità dei pazienti malati di Covid (anche anziani) guarisce senza passare dell’ospedale.
Ilaria Paoletti
2 comments
E poi che facciamo ?
Non vacciniamo più ?
E le decine di milioni di fiale di AstraZeneca a chi le iniettiamo ?
Anch’io colpito da covid in maniera abbastanza pesante, mi sono curato oltre che, antibiotici e cortisone, con eparina e aspirina fin dal primo giorno che si sono aggravati i sintomi. Io sono un soggetto sano e sportivo quindi forse è stato più facile superare l’ostacolo. Ma anche mio padre che è cardiopatico, iperteso e diabetico, quindi soggetto ad alto rischio, oltre l’ossigeno sta facendo eparina e i risultati sembrano buoni.
Io ho avuto la fortuna di avere un medico curante con qualità di altri tempi e soprattutto un fratello dentista ma molto preparato in medicina che mi ha consigliato questo trattamento.
Non voglio dilungarmi ma comunque volevo denunciare l’abbandono totale della sanità pubblica nei confronti dei pazienti covid a casa.
Non si hanno le minime informazioni e la minima visita medica. Le uniche informazioni che si possono apprendere sono di quei terroristi in TV, che peggiorano ancora di più la situazione mentale e clinica.