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Furbetti del reddito, 31 denunce a Matera tra italiani, immigrati e uno stupratore rumeno

by Cristina Gauri
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Matera, 10 nov – Continuano a emergere truffe e percezioni indebite legate al reddito di cittadinanza di marca 5stelle. Ultimo in ordine di tempo, il caso della provincia di Matera, dove i carabinieri hanno scoperto e denunciato all’autorità giudiziaria ben 31 persone – di cui molti stranieri – che incassavano il sussidio senza averne titolo, avendo cioè entrate finanziarie, possedendo beni immobili ed auto o comunque senza essere dotati dei requisiti necessari alla percezione del reddito mensile destinato a disoccupati o cittadini in gravi difficoltà economiche. La somma sottratta all’Inps ammonta a 184mila euro. L’importo dovrà essere completamente restituito allo Stato. 

I soggetti coinvolti nella truffa sono di nazionalità italiana, marocchina, rumena ed ucraina che redigevano false autocertificazioni relative al possesso del permesso di soggiorno di lunga durata o alla residenza in Italia da almeno 10 anni, così come previsto dalla normativa. Due di questi soggetti sono risultati proprietari di automobili di cilindrata superiore a 1.600 cc. Non solo: ad Irsina i Carabinieri hanno scoperto 3 residenti del posto che percepivano illecitamente il reddito presentando documentazioni false presso la Direzione Provinciale dell’Inps di Matera, nonostante fossero sottoposti a misure cautelari o detentive. Uno di essi era fuggiro in Romania dopo essersi sottratto ad un provvedimento cautelare in carcere perché gravemente indiziato di stupro. I Carabinieri hanno infine denunciato un 45enne di Matera, già noto alle autorità, poiché nella documentazione presentata aveva falsamente dichiarato che la ex moglie faceva ancora parte del nucleo familiare. E’ emerso invece che i due erano separati già da diversi mesi.

Cristina Gauri

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emulman 11 Novembre 2020 - 11:06

io ho l’invalidità civile ma ho dovuto combattere in tribunale per averla…datemi sotto mano questi individui meschini e vigliacchi e li sbatto con le catene al muro a pane e acqua

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