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La coop di famiglia di Soumahoro non paga i lavoratori: imbarazzo per il “deputato con gli stivali”

by Cristina Gauri
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Soumahoro

Roma, 18 ott — Rogne in arrivo e sesquipedale figuraccia — non è di certo la prima — per Aboubakar Soumahoro, il sindacalista ivoriano difensore dei braccianti eletto (ripescato) deputato con la lista Alleanza verdi e Sinistra italiana. Il paladino degli ultimi, che porterà in parlamento le istanze degli sfruttati, che settimana scorsa ha trionfalmente fatto il suo ingresso alla camera indossando un paio di stivali da lavoro infangati per arruffianarsi l’empatia e il (finto) senso di colpa dei radical chic finisce nuovamente sotto i riflettori, e non fa una bella figura.

Soumahoro ancora nelle rogne per soldi 

Nel tipico stile di chi si fa carico dei problemi della sua casta solo per cancellare i propri, Soumahoro era stato in precedenza accusato dai suoi ex compagni di lavoro di essersi appropriato di una parte dei fondi per le baraccopoli di Torretta Antonacci (ex Ghetto di Rignano) e Borgo Mezzanone (Foggia). «Tu in albergo, noi nel fango», gli avevano gridato contro, altro che stivali di gomma. Ebbene, secondo quanto riportato stamattina dalla Verità, il parentado di Soumahoro avrebbe mostrato di possedere il medesimo «vizietto». 

La coop Karibu

Stavolta, a farne le spese sarebbero una ventina di dipendenti (donne italiane e non) della cooperativa Karibu, operante nel settore accoglienza per richiedenti asilo, che non percepiscono lo stipendio da circa quindici mesi. La coop suddetta è affare di famiglia. Fondata da Marie Therese Mukamitsindo, suocera del neo deputato, vede la figlia Liliane Murekatete come consigliere nel cda e ha chiuso l’ultimo bilancio in perdita di 175.000 euro, accumulato debiti con gli istituti di credito per 453.535 euro e con i fornitori per poco più di 207.000 euro. A queste cifre vanno aggiunte quelle dei debiti verso gli istituti di previdenza e di sicurezza sociale: oltre 2 milioni di euro. E, rivela la Verità, «nonostante il valore della produzione ammonti a 1.791.000 euro, con costo del personale fermo a 865.000, i dipendenti sono rimasti per un bel po’ a bocca asciutta». 

Una montagna di arretrati

Gli arretrati ammontano a circa 300mila euro. Lo sostiene il responsabile territoriale del sindacato Uiltucs Gianfranco Cartisano, che ha chiesto di incontrare il Prefetto di Latina, Maurizio Falco, spiegando che «Karibu e Consorzio Aid, pur riconoscendo il debito per ciascun dipendente, a oggi hanno disatteso l’accordo di pagamento rateale per i circa 20 lavoratori, rimanendo tuttora inadempiente e lasciando i lavoratori senza stipendio da diversi mesi» e stigmatizzando «l’atteggiamento dei responsabili delle società», che starebbero scaricando le responsabilità sulla prefettura sostenendo «che il mancato pagamento delle retribuzioni sia connesso a presunti ritardi dell’Ufficio territoriale del governo, nonché degli enti in cui sono attivi i progetti gestiti». 

Buste paga irregolari

Non è finita. Oltre al danno, c’è pure la beffa: sì perché la coop e relativo consorzio collegato partecipano al Progetto di accoglienza per minori stranieri non accompagnati «Koala», finanziato con l’otto per mille. «Accoglienza e contrasto allo sfruttamento del lavoro non si possono fare sulla pelle degli operatori impiegati», rincara la dose Cartisano, che aggiunge: «Non accettiamo più di sentire dalle società affidatarie che il ritardo dei pagamenti delle retribuzioni è causa dei ritardi degli enti che forniscono e aggiudicano i servizi. Senza rischio d’impresa, gettata tutta sugli operatori, tutti avrebbero la capacità di fare accoglienza e integrazione». Le rogne per i famigliari di Soumahoro e l’imbarazzo per il deputato non finiscono qui perché le buste paga, a detta dei dipendenti, presenterebbero irregolarità: la paga oraria, sarebbe «inferiore a quella prevista dai contratti nazionali di lavoro, e sui metodi di pagamento (alcuni, pare, provenienti da istituti di credito ruandesi)» starebbe ora indagando l’Ispettorato. 

Cristina Gauri

 

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4 comments

Enrico 19 Ottobre 2022 - 1:43

E no! 🙂 guai a disquisire dei trascorsi tra signora Giustizia e il padre (legale e biologico) dell’attuale signorina (in quanto nel non legata da Sacro Vincolo di Matrimonio al proprio compagno) primA ministrA… Eqquindi che ci azzecca una suocera qualsiasi di un qualsiasi deputato alla Camera (tra tutti gli altri 600 e rotti)?

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A 19 Ottobre 2022 - 7:36

Anche se avesse degli schiavi al lavoro cadrebbe sempre in piedi … anzi tra le coccole dei magistrati

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Minorenni sfruttati nella cooperativa di Soumahoro: nuovo scandalo, ecco perché vuole i porti aperti - Rassegne Italia 17 Novembre 2022 - 11:28

[…] Roma, 17 nov –  Le coop di Aboubakar Soumahoro sono nell’occhio del ciclone. Adesso il “deputato con gli stivali” si trova in una situazione ancora più complicata. Le due cooperative, gestite dalla suocera e […]

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Caso Soumahoro, ora la suocera è indagata anche per truffa aggravata - 29 Novembre 2022 - 4:30

[…] riportato su questo giornale già il 18 ottobre scorso, prima che scoppiasse definitivamente il caso Soumahoro, la cooperativa […]

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