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L’accusa di Frontex: “Così i trafficanti sfruttano le norme sul soccorso”

by Alberto Palladino
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Guardia CostieraRoma, 27 apr – Se la Guardia costiera italiana si è trasformata in un taxi che scafisti e trafficanti di uomini utilizzano a piacimento, questo deriva anche da regolamenti vecchi che vanno assolutamente aggiornati. Come la Convenzione di Amburgo del 1979, per esempio, secondo cui ogni nave che abbia ricevuto una notizia di un’unità navale in pericolo è obbligata ad intervenire direttamente ovvero indirizzarvi un mezzo che può proficuamente operare. Se l’emergenza riguarda un’unità in area di responsabilità di un altro Stato, si richiede l’intervento delle Autorità preposte, ma se queste non si attivano, chi ha ricevuto la chiamata ha l’obbligo giuridico di continuare l’azione di soccorso. Norme sacrosante, pensate per un “normali” naufragi, ma che oggi vengono cinicamente sfruttate da trafficanti e ong per costringere le nostre autorità a istituire una sorta di “servizio navetta” dalla Libia all’Italia.

Una problematica confermata anche dalla portavoce di Frontex, Izabella Cooper: “È chiaro – ha spiegato – che i trafficanti che operano in Libia stanno approfittando dell’obbligo internazionale di salvare vite in mare“. Obblighi che alcuni Stati sentono come vincolanti e altri molto meno, in verità, se è vero che la Guardia costiera maltese molto spesso non risponde alle chiamate di soccorso. “Salvare vite – ha continuato la portavoce di Frontex – non è solo una priorità, ma anche un obbligo internazionale per tutti coloro che operano nel mare. Nel 2016, le navi schierate da Frontex hanno salvato circa 90 mila vite in Italia e Grecia. Il ruolo di Frontex è quello di offrire assistenza tecnica agli Stati Ue in forma di navi, elicotteri, aerei oltre a guardie di frontiera che lavorano negli hotspot”. Inoltre, l‘agenzia raccoglie informazioni di intelligence sulle persone attive nel traffico di esseri umani e sulle loro reti, “condividendole con la polizia italiana ed Europol che possono così avviare indagini ed effettuare arresti. Frontex analizza le tendenze dei flussi migratori alle frontiere esterne dell’Ue e il modo in cui agiscono le reti criminali. La nostra agenzia non ha il mandato di condurre indagini e queste possono solo essere fatte dalle autorità giudiziarie dei singoli paesi Ue”.

Cosa che, seppur in clamoroso ritardo, sta avvenendo. Resta il fatto che le triangolazioni pericolose tra scafisti, ong e Guardia costiera stanno dando luogo a un meccanismo perverso. E i trafficanti, forti di un sistema fuori controllo, tirano sempre più la corda. Le informazioni date da Frontex circa le mutate modalità di azione degli scafisti sono raggelanti. Tanto per cominciare, spiega l’agenzia, “l’area di ricerca e salvataggio è cambiata: mentre nel 2011 le barche che trasportavano i migranti arrivavano fino a Lampedusa e nel 2014 i salvataggi avvenivano a metà strada fra la Libia e l’Italia, nel 2016 e 2017 l’area di ricerca e salvataggio si è spostata al limite delle acque territoriali libiche”. Poi “il numero di persone che viaggiano a bordo dei gommoni è aumentato: da circa 90 in media nel 2014 per imbarcazioni di 10 metri, nel 2016 e 2017 sono circa 170″. E ancora: “La qualità dei materiali di cui sono fatte queste barche è drammaticamente peggiorata negli ultimi due anni, la gomma è più sottile e costituita da una sola camera d’aria”. Quarto, “mentre nel 2014 la quantità di combustibile era sufficiente per fare lunghi percorsi, ora basta appena a lasciare le acque territoriali libiche. Lo stesso vale per l’acqua da bere e il cibo”.

Infine, spiega ancora la Cooper, “recentemente abbiamo notato che i trafficanti tolgono i motori dalle barche quando vedono una nave di soccorritori nei paraggi, lasciando i gommoni pieni di gente alla deriva e in pericolo, per riutilizzare il motore per un altro viaggio”. Sicuri del funzionamento del meccanismo, operano sempre più sul filo del rasoio. Dall’inizio dell’anno, ha ricordato la portavoce di Frontex, “finora oltre 36mila migranti sono arrivati dall’Italia, partendo soprattutto dalla Libia. È il 43 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”.

Alberto Palladino

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1 commento

marco 30 Aprile 2017 - 1:34

ALTO TRADIMENTO AL POPOLO ITALIANO da parte di:
1) Politici sinistri ed istituzioni.
2) Servizi segreti DEVIATISSIMI che vanno contro gli Italiani.
3) Capitaneria di Porto e Marina Militare che và contro gli interessi Italiani (tradendo il giuramento di fedeltà e lealtà al Popolo Italiano ed all’Italia!).
VERGOGNATEVI!!!!!

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