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Obama è tornato. Compenso di 400 mila dollari per parlare con i banchieri di Wall Street

by Emmanuel Raffaele
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Obama Wall StreetWashington, 27 apr -Barack Obama, l’eroe progressista dei media nostrani, sempre dalla parte del popolo contro il sistema, ha accettato di parlare per l’azienda di servizi finanziari e investimenti Cantor Fitzgerald, al costo di “soli” 400mila dollari. L’accordo raggiunto è riportato da diverse testate internazionali, le quali riferiscono anche delle polemiche scatenate dalla notizia, nonché delle reazioni stupite da parte di molti democratici.

Soltanto nel 2009, ricorda la BBC, nel corso della sua campagna elettorale, aveva dichiarato: “Non sono stato in corsa per la presidenza per aiutare un gruppo di grassi gatti banchieri di Wall Street“. Senza contare l’ultima campagna elettorale, in cui Obama ha sostenuto la Clinton sull’onda di un’opposizione a Trump essenzialmente incentrata sul fatto di stare dalla parte della gente contro il magnate dell’edilizia che voleva soltanto privilegi per i più ricchi. Ora, però, dopo l’accordo con la Penguin Random House per due libri scritti dall’ex presidente e dalla moglie Michelle, per i quali riceveranno l’incredibile cifra di 65 milioni di dollari, Obama si siederà a tavola proprio con la tanto criticata cerchia di Wall Street. L’appuntamento è previsto per settembre sul tema della sanità con il 44esimo presidente Usa a fare da relatore principale per un’azienda il cui presidente Howard Lutnick, peraltro, sembra non sia neanche uomo di provata fede democratica, se è vero quanto viene riferito dai media riguardo il suo sostegno al repubblicano Jeb Bush nella sua corsa per le primarie del partito.

L’attenzione più alle tasche che alla coerenza politica rispetto ai discorsi sull’equità, del resto, non caratterizzano soltanto l’ultimo ex presidente statunitense. Già il suo predecessore democratico Bill Clinton aveva ricevuto ben 750mila dollari dalla Ericsson per un discorso ad Hong Kong. Sua moglie Hillary, sfidante di Trump alle ultime elezioni presidenziali, nel 2015 aveva incassato dalla super banca Goldman Sachs circa la metà rispetto al “bottino” obamiano (225mila dollari). Al di là dell’oceano, l’ex premier inglese Tony Blair, per mezz’ora di discorso nelle Filippine, nel 2009 ricevette 390mila dollari. Hai voglia a criticare l’antipolitica quando Obama, trattato dai media esteri come l’eroe degli ultimi, se ne va in vacanza in Polinesia sullo yacht di lusso di David Geffen, produttore ebreo tra gli uomini più ricchi ed influenti d’America, insieme a star del cinema e della musica. E’ ovvio che la tua credibilità ne risente se ti fai ospitare nell’isola caraibica privata del multimiliardario fondatore della Virgin. Ne risente se per racimolare voti non hai esitato a giocare ipocritamente l’arma della retorica “filo-operaista”.

Emmanuel Raffaele

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