Roma, 17 apr – Ci sono aggiornamenti sul caso del peschereccio italiano che avrebbe subito un tentativo di sequestro nel Mediterraneo. L’imbarcazione di Mazara del Vallo sarebbe stata sequestrata da miliziani libici (e non da militari, come sembrava in un primo momento, ma la cosa non è ancora chiara) mentre navigava in acque internazionali intorno alle 3.30 di questa notte.
A quanto pare, dopo essere stata agganciata dai miliziani, a bordo di un rimorchiatore, l’imbarcazione sarebbe stata raggiunta e affiancata da una nave della Marina militare italiana, che ha consentito al peschereccio di invertire la rotta e dirigersi verso Lampedusa.
I miliziani armati sarebbero stati rinchiusi nella stiva, forse dallo stesso equipaggio che si sarebbe ribellato. Su tutta la storia, tuttavia,m regna ancora una certa confusione.
“Abbiamo contattato il ministro della Pesca del governo di Tripoli, Abdul Munam Dugman, che non era ancora informato dei fatti”, dice il presidente del Distretto della pesca Cosvap di Mazara, Giovanni Tumbiolo, che questa mattina aveva dato notizia del sequestro. “Siamo estremamente preoccupati perchè ancora non riusciamo a capire se si tratti di pirateria o del sequestro da parte di militari”, dice Tumbiolo. La situazione non è chiara anche perchè nella zona del sequestro “incrociano tuttora rimorchiatori e motoscafi libici senza insegne di riconoscimento”.
Dopo il blitz, il personale della Marina militare è salito a bordo del peschereccio italiano. Il rimorchiatore che ha tentato di sequestrare la nave “presumibilmente è appartenente a forze di sicurezza libiche”.