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L'ultima follia: ora non siete più normali, siete "cisgender"

by Adriano Scianca
5 comments

trans cisRoma, 1 lug – L’ultima follia in tema di genere e identitĆ  sessuale arriva dall’Inghilterra, dove il Dizionario Inglese di Oxford, storica pubblicazione della Oxford University Press, ha lanciato una nuova, inutile categoria sessuologica, quella dei ā€œcisgenderā€. Ovvero coloro che si sentono a proprio agio con il sesso e il genere che gli sono stati attribuiti alla nascita.
CioĆØ, in sostanza, le persone normali. Solo che cosƬ non si può dire per questioni di correttezza politica, e allora arrivano i ā€œcisgenderā€ da contrapporre ai ā€œtransgenderā€, come se fossero due opzioni equivalenti, come se la normalitĆ  andasse sociologizzata e trasformata in una nicchia tra le altre.
Commenta compiaciuto L’Espresso: ā€œClassificando anche chi ĆØ ‘cisgender’, infatti, non esisterebbero più i ‘diversi’ (i transgender) contrapposti alla generalitĆ  delle persone ‘normali’ e pertanto prive di un termine di riferimento, ma due categorie perfettamente alla pariā€.
ƈ curioso come nella prestigiosa universitĆ  di Oxford – o se ĆØ per questo nelle autorevoli redazioni che danno soddisfatte la notizia – non ci sia mai qualcuno che a sentire queste notizie si alzi in piedi e ribadisca l’ovvio: ovvero che la normalitĆ  esiste. La parola crea problemi perchĆ© si confonde la mera constatazione di un dato di fatto con un giudizio di valore morale.
Ora, l’eterosessualitĆ  e il ā€œcisgenderismoā€ sono oggettivamente normali, sia statisticamente (la percentuale di individui omosessuali nella societĆ  varia dal 2 al 6% a seconda delle statistiche, mentre la ā€œdisforia di genereā€ riguarda un maschio ogni 10-30mila e una femmina ogni 30-100mila a seconda degli studi) sia biologicamente (in una specie che si riproduce sessualmente l’atto sessuale eterosessuale non ĆØ un atto qualsiasi fra gli altri possibili).
Inferire da questo che gli eterosessuali sono ā€œmiglioriā€ in un qualche senso morale ĆØ ovviamente arbitrario, ma ĆØ un problema che riguarda solo chi non riesce a pensare se non in termini morali. La normalitĆ , nel senso in cui la usiamo, non esprime giudizi di valore. Normale non significa ā€œpiù bravoā€, significa che un dato comportamento rappresenta la norma.
Per esempio i kamikaze giapponesi non erano affatto la norma nella loro societĆ , dato che erano una esigua minoranza e dato che il loro comportamento, se esteso genericamente a tutta la comunitĆ , avrebbe avuto esiti disastrosi, non di meno appaiono altamente stimabili a chi abbia un minimo di etica dell’onore.
Far saltare questi parametri di fondo, dare per scontato che tutto sia una scelta individualistica equivalente a qualsiasi altra e che quindi anche chi si trova perfettamente a proprio agio con il proprio sesso e il proprio genere debba problematizzare questa condizione, significa nel migliore dei casi dar luogo a un’operazione buffonesca. Nel peggiore, ancora non lo sappiamo, purtroppo.
Adriano Scianca

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5 comments

Insubre 1 Luglio 2015 - 10:19

Dopo la pulizia etnica di molti termini imparati a scuola e l’arrivo degli odiosi asterischi che dovrebbero annullare le identitĆ  di genere, siamo al segregazionsimo lessicale. Un tempo i neologismi li creavano i geni, oggi i disfunzionali per sottolineare quanto la presunta normalitĆ  sia in difetto in quanto biologica.
Sono curioso di vedere come verrĆ  tradotto in italiano.

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Anonimo 30 Aprile 2023 - 10:54

Ciò che dici non ha assolutamente senso inoltre non è vero che le persone cis sono considerate sbagliate, la gente dovrebbe semplicemente capire che esistono cose diverse e andrebbero accettate

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Anarsia 5 Luglio 2015 - 2:46

Dice bene l’articolo quando chiosa con:
“scelta individualistica”
E’ esattamente la chiave per capire il sistema in cui viviamo, quello che il sistema continua a suggerirci ĆØ esattamente un ulteriore estensione ideologica di quello che ĆØ giĆ  codificato in chiave economica, in pratica l’adattamento alla societĆ  sfrenatamente capitalistica in cui viviamo necessitĆ  di un individualismo sfrenato anche nella sfera privata … il risultato ĆØ la distruzione dell’etica, dello Stato e più in generale della societĆ  a tutto vantaggio di un futuro (in parte giĆ  attuale) villaggio globale post moderno dove tutto, dal sesso alla famiglia, dalla maternitĆ  al lavoro e financo agli affetti non deve diventare altro che una mera merce che si può vendere al mercato

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Davide 31 Agosto 2021 - 9:23

E’ scandaloso come sia finito a leggere sto articoletto da rione (preso a caso da googlenews) che nel 2021 deve definire ancora ” le persone normali” da non si sa bene cos’altro.
Alieni ?
Imbarazzante e oltre che offensivo, anche ignorante nel descrivere una situazione cosi delicata per alcuni individui.

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Anonimo 30 Aprile 2023 - 10:52

Trovo questo articolo veramente ignorante e offensivo, ĆØ effettivamente vero che la maggior parte delle persone ĆØ cisgender e/o etero ma non ĆØ questo il modo di discutere un argomento cosƬ personale e soggettivo, come se le persone lgbt+ rappresentassero un problema. Senza contare che il termine cisgender ĆØ semplicemente un nome oggettivo, un dato di fatto, che identifica una categoria in cui non ĆØ necessario identificarsi. Spero di non dover leggere più cose simili…

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