Notata la felpa con la scritta “All’armi siamo i Viking” il gruppo si è avvicinato al ragazzo chiedendogli se fosse un “camerata”. Intuita la situazione, il giovane ha cercato di allontanarsi per essere comunque raggiunto dai 20 esponenti, si presume, dei centri sociali del quartiere, colpito al volto con un casco usato come arma contundente e rapinato della felpa. Il numeroso gruppetto si è poi dileguato nel nulla. Nessun commento, per ora, è arrivato dalle istituzioni milanesi, sempre schierate in prima fila contro la violenza politica, ma solo quando quest’ultima riguarda i loro avversari politici. Molte meno quando proviene dai figliocci del Comune.
Giacomo Bianchini
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Un abbraccio al vichingo, sputi in faccia ai vermi nemici del bagnoschiuma