Roma, 11 mar – Alla fine, stai a vedere che la colpa è degli uomini. Dei maschi, dell’ex “sesso forte” che oggi non cessa di essere processato. Parliamo dell’omicidio di Roma, dell’assassinio atroce e sadico di Luca Varani per mano di Foffo e Prato, al termine di una folle serata di cocaina, alcol e sesso omosessuale. Sull’Huffington Post, Aurelio Mancuso, attivista del mondo gay, propone una supercazzola in cui alla fine ne esce fuori che la colpa è sempre di questi maledetti maschi. Nell’articolo, dopo aver deplorato il delitto e il “distacco del giorno dopo”, Mancuso spiega che “la deresponsabilizzazione è sport nazionale praticato in ogni contesto” (quindi la colpa è di tutti gli italiani?) e che “nell’intimità maschile italiana non vi [è] stata una sostanziale evoluzione”. Quindi il vulnus, il problema, il meccanismo malato che ha fatto scattare la furia omicida di Foffo e Prato va ricercato… nell’intimità maschile.
Non se ne esce, l’uomo ormai è per definizione violento, stupratore e omicida. E il fattore omosessualità? C’entra o non c’entra con l’orgia di sangue del Collatino? Mancuso nicchia, ammette a mezza bocca, poi la butta in caciara. Prima scatta la difesa d’ufficio: sì, è vero, nei locali gay talvolta si eccede, ma questo capita anche nelle discoteche normali. Ma d’altra parte “è lampante che l’unica comunità sociale in questo paese che da decenni continua a chiedere una seria educazione sessuale e che attraverso campagne perlopiù autofinanziate, rammenta la pericolosità dell’assunzione di sostanze stupefacenti, è quella gay”. Sorvoliamo per carità di patria sulla “educazione sessuale” che avrebbero chiesto i gay, ma dire che gli unici, in Italia, ad aver fatto campagne contro la droga siano stati gli omosessuali significa spararla proprio bella grossa.
Poi, sorprendentemente, arriva uno squarcio di razionalità: secondo Mancuso non bisogna “negare che proprio in ragione del minority stress, in particolare di un’omofobia interiorizzata o di un’incapacità-impossibilità di liberarsi intraprendendo un percorso di personale identità sessuale, aumentino comportamenti (auto) lesionisti, anche violenti, arrivando in alcuni casi al suicidio o all’omicidio”. Se qualsiasi persona non dichiaratamente gay avesse detto che le dinamiche psicologiche e identitarie degli omosessuali aumentano i comportamenti violenti sarebbe stato processato seduta stante. Tutto è bene quel che finisce bene, quindi? No, perché in chiusura il tributo al politicamente corretto è pagato nella sua interezza, laddove si spiega che “il problema di fondo è la persistente repressione e ignoranza sessuale, di cui soffrono in particolare molto gli uomini, che come evidenziano le statistiche continuano a uccidere mogli, madri, fidanzate, sex worker, persone transessuali-transgender, altri uomini”. Quindi, alla fin fine, il problema sono sempre loro: gli uomini. La falsificazione della realtà è completata.
Giuliano Lebelli
7 comments
Da che mondo è mondo negli ambienti omosessuali vi sono stati casi di omicidio e di violenza, basta leggersi la cronaca nera. Il fatto che questi soggetti amino accompagnarsi ad etero , spesso pagati, aumenta la possibilita’ di rancori, frustrazioni e comportamenti sicuramente innaturali e malsani, dovuti ad una sessualita’ borderline.
Il fenomeno del chemsex al quale sembra appartenere questa sciagurata storia , importato come al solito da Londra, dove questa gente si sballa per 48 ore di droghe per fare maratone del sesso con varie persone, è solo l’accentuazione 2.0 di questa sessualita’ malata ab origine.
Rallegriamoci, ragazzi: andate a leggere i commenti all’articolo originale. Almeno, la gente non crede a queste cazzate. Purtroppo, c’è il monopolio mediatico di una minoranza convinta, ma finirà presto se non è appoggiata dalla massa.
Spero vivamente che la sua profezia si avveri…
ecco fatto, si giustificano i gay…così come si giustificano le donne.
il vero genere discriminato in italia sono gli uomini etero
il minority stress non é una scusa ne per il massacro a cui mancava solo il cannibalismo, ne per il costante vittimismo e show off di un ambiente dove ci sono sì persone rispettabili, ma dove certi comportamenti non sono relegati a qualche locale dove si eccede, basta fare ricerche on line o parlarci qualche volta senza filtri al bar. Le droghe sono accettatissime nel mondo omosessualista, sia quello ideologizzato che quello più randagio, che in questa brutta storia si mischiano. Questo ex maschio che fa dichiarazjoni ha evidentemente avuto problemi in famiglia. Poveretto.
sempre colpa degli uomini?????????? E basta non se ne può più!!!!!!!!!!!!! Uno fa una vita onesta senza fare del male a nessuno e si sente sempre e solo attaccato perchè uomo!!!!!!!!!!!!! Casomai la nostra sofferenza è dovuta all’ignoranza e alla cattiveria di chi ci attacca, come questo Aurelio Mancuso, ma anche come le donne femministe e la società tutta femminista
sempre colpa degli uomini?????????? E basta non se ne può più!!!!!!!!!!!!! Uno fa una vita onesta senza fare del male a nessuno e si sente sempre e solo attaccato perchè uomo!!!!!!!!!!!!! Casomai la nostra sofferenza è dovuta all’ignoranza e alla cattiveria di chi ci attacca solo perchè uomini, come questo Aurelio Mancuso, ma anche come le donne femministe e la società tutta femminista