Viareggio, 19 feb – A Carnevale ogni scherzo vale recita un detto popolare, ma alcuni carristi di Viareggio dimostrano di avere ben poco senso dell’umorismo e chiudono i loro “hangar” per Matteo Salvini. Il leader della Lega ha annunciato che sarà Viareggio per il 22 febbraio anche solo un’eventuale visita agli hangar dove sono custoditi i carri prima della sfilata li ha messi sull’attenti. E lanciano l’hashtag #portonichiusi.
Umberto Cinquini, uno dei carristi, dice di aver inventato l’hashtag «per fare satira sullo slogan ‘porti chiusi’ del leader della Lega». «Il capannone è casa mia, pago una concessione e sono libero di decidere chi far entrare» dice ancora il toscano, specificando che se Salvini vuole vedere i carri dovrà aspettare la sfilata come tutti. Altri carristi come lui si sono dimostrati restii a ricevere una visita dal leader della Lega ma hanno rimesso la decisione sul tenere chiusi o meno i “portoni” alla Fondazione del Carnevale. Uno di loro, Edoardo Ceragioli, ha dedicato a Salvini il carro L’Amaro italiano e dichiara che sabato non sarà a Viareggio ad accoglierlo: «Quello che volevo dire a Salvini l’ho già fatto con la cartapesta», aggiunge.
“Valori dell’inclusione”
Il costruttore di carri del carnevale viareggino Fabrizio Galli scrive invece su Facebook: “Insieme ad alcune maschere del nostro carro parteciperò al carnevale di Firenze, impegno preso precedentemente alla notizia della visita di Matteo Salvini alla Cittadella del Carnevale”. “Ci tengo però a precisare che proprio per il significato del mio carro, ‘Abbracciami è Carnevale’, non avrei avuto nessun problema a incontrarlo” aggiunge Galli, per giustificare la sua assenza. L‘uomo, infatti, ritiene che il carnevale di Viareggio sia “un’occasione pubblica per affermare nuovamente i temi della tolleranza, dell’inclusione, della libertà di espressione, nel rispetto delle leggi che deve continuare a caratterizzare fermamente una democrazia come la nostra”.
Le parole del presidente della Fondazione
Priscilla Borri insieme ad Antonino Croce hanno riavvicinato Salvini e Di Maio sul carro intitolato “Quei gran geni di…” e dicono che lasceranno la porta del loro hangar aperta, ma dichiarano che non saranno presenti alla visita dell’ex ministro dell’Interno «in coerenza col mio modo di vedere le cose». La presidente della Fondazione Carnevale Marialina Marcucci cerca di abbassare i torni, dato che per quanto ne sa non ci sono notizie ufficiali sulla visita di Salvini. Tuttavia ci tiene a far presente che qualora dovesse avvenire, lo accoglierà alla Cittadella del Carnevale perché questo luogo «ha sempre ospitato tutti». “Gli apriremo gli spazi comuni come ad esempio il Museo del Carnevale», dichiara ancora la Marcucci.
Sardine e centri sociali schierati
La presenza a Viareggio del leader della Lega a già messo sul piede di guerra le Sardine della città toscana, che hanno annunciato un presidio in piazza Maria Luisa dalle 16 alle 18.30. L’associazione Viareggio Meticcia, invece, aveva richiesto che addirittura a Salvini venisse impedito di visitare l’hangar dove è custodito il carro del Carnevale che lo rappresenta.
I precedenti con Salvini
Tuttavia non è la prima volta che accade; già nel 2016, ad esempio, quando i l leader della Lega annunciò la sua presenza al carnevale viareggino per vedere il carro a lui dedicato, i carristi protestarono: “Salvini viene per osservare il porco che sta sopra di lui sul carro dei Lebigre l’ennesima passerella mediatica a Viareggio. Non deve venire all’ultimo corso; Piazza Mazzini, tradizionalmente animata da maschere sulle tribune e in mezzo alla gente, per colpa della presenza di Salvini, rischia di diventare militarizzata”. “Mi lanceranno le uova?” replicò “Mi porto il tegamino, burro, un po’ di prosciutto e sabato a Viareggio le loro uova ‘democratiche’ me le faccio in padella!”. Come vediamo l’ossessione per il cibo di Salvini non è certo scemata nel tempo.
Ilaria Paoletti
1 commento
Incredibile…. democrazia e accoglienza !!!!!!