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Zaia boccia le linee guida Inail: “Inapplicabili, così non riusciamo a ripartire”

by Cristina Gauri
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Roma, 14 mag – Il governatore del Veneto Luca Zaia boccia le linee guida dell’Inail per la riapertura delle attività commerciali della fase 2: «Abbiamo il massimo rispetto del lavoro fatto dall’Inail, ma le loro guida sono inapplicabili: così non si apre, un esempio per tutti, le spiagge e i ristoranti. Certo, Sono prudenziali ma non funzionano». Tante belle regole, ma i «suggerimenti» Inail risultano spesso e volentieri incompatibili con la realtà produttiva. 

«E poi, se dovessimo guardare ai parametri dell’Iss, il Veneto può affrontare qualsiasi apertura», ha precisato Zaia che ha quindi ricordando che «il Veneto chiede di aprire molte attività: il settore del commercio, bar, ristoranti, parrucchieri, barbieri e centri per l’estetica, centri sportivi, palestre e piscine. Abbiamo già concordato le nostre linee guida con gli operatori». Linee guida che ora chiede di poter applicare tramite una delega. «Chiediamo che nel Dpcm ci sia la delega alle Regioni di applicare linee guida alternative a quelle dell’Inail. Perchè se così con fosse, nessuno può derogare e non si può aprire. Deve essere il Dpcm che ce lo permette», ha spiegato.

Linee guida inapplicabili

«Le linee dell’Inail sono discrezionali, i famosi 4 metri sono frutto di un lavoro al tavolino da parte dei tecnici, i nostri dicono altre misure», ha precisato nuovamente. Le norme, che rimangono sul piano squisitamente teorico, andrebbero quindi mediate con l’esperienza umana «di quelli che ci lavorano. Abbiamo un’intesa verbale con il presidente del Consiglio su linee guida generali e poi la delega alle linee di apertura delle Regioni. Per certi settori economici sono impossibili da mettere in pratica, basti pensare all’Harry’s Bar di Cipriani: con quelle norme potrebbe avere un solo tavolo al piano terra ed uno al primo piano. Perché non avere un approccio mitteleuropeo? In Germania o in Austria danno solo indicazioni di massima con delle icone», ha spiegato.

Per quanto riguarda la questione minori, Zaia annuncia che la Regione si trova preparata anche su questo fronte: «E’ la tragedia nella tragedia quella dell’accudimento dei minori. Noi inseriremo nell’ordinanza del Veneto, l’apertura di tutti i servizi dagli 0 ai 14 anni: dalla fattoria didattica, all’asilo, ai giochi gonfiabili, ai centri estivi, ai grest. Se passa questa linea noi la settimana prossima apriamo tutto, anche tutti i centri estivi, i grest e le scuole paritarie».

Scontata la bocciatura della sanatoria immigrati: «No alla regolarizzazione dei migranti. Io non l’avrei fatta», ha così commentato. «Se c’è bisogno di manodopera per le nostre campagne bisognerebbe chiedere anche ai nostri concittadini se davvero non vogliono andare a lavorare in campagna. Io ho visto tanti frutteti e campagne in Veneto dove a lavorare sono tutti italiani e quindi io non avrei fatto una sanatoria per i migranti».

Epidemia, dati positivi

Buone notizie anche dal fronte dei dati del contagio. «Stanno calando i ricoveri e le terapie intensive in maniera vistosa e abbiamo anche pazienti negativizzati in ricovero negli ospedali. Sono passati 10 giorni dal 4 maggio quando si è aperto con i codici Ateco, e se c’era la preoccupazione della reinfezione dopo la ‘liberazione’ di un milione e 200 mila veneti, ad oggi non abbiamo contezza o segnali di focolai». Procedono spediti anche gli accordi per gli spostamenti inter-Regioni: «abbiamo chiuso con il Friuli Venezia Giulia, lo abbiamo fatto con il Trentino, stiamo procedendo con le altre regioni».

Cristina Gauri

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Stefano Morellini 15 Maggio 2020 - 12:59

Caro Presidente Zaia ,durante le conferenze giornaliere un giorno si e l’altro pure ci mostra i filmati di come uno starnuto possa inquinare l’area circostante e adesso ci dice che le norme Inail , che ritengo anche troppo permissive rispetto al necessario , sono inapplicabili altrimenti , p.e. ,l ‘Harry’s Bar non potrebbe aprire? Mi scusi ,ma chi se ne importa dell’H.B e di tutti i locali che non garantiscono la sicurezza del cliente. Io non ho nessuna intenzione di rischiare.

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