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Crisi: la ricchezza delle famiglie รจ crollata di 120 miliardi in un anno

by Salvatore Recupero
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Crisi- Unimpresa- GentiloniRoma, 12 dic โ€“ย La crisi non รจ affatto alle nostre spalle. Al contrario, le famiglie italiane stanno sempre peggio. Stavolta, a smentire la narrazione renziana รจ il centro studi di Unimpresa.

Secondo lโ€™analisi dellโ€™associazione, (basata su dati della Banca dโ€™Italia): โ€œIl totale della ricchezza delle famiglie italiane da giugno 2015 a giugno 2016 รจ calato di 118,5 miliardi (-2,88%) da 4.122,1 miliardi a 4.003,5 miliardiโ€. In questi ultimi dodici mesi il nostro impoverimento รจ dovuto soprattutto allโ€™andamento dei mercati finanziari: giรน di 168 miliardi il valore delle azioni e di cinquantasette miliardi quello delle obbligazioni. In ribasso anche il saldo dei depositi bancari per quindici miliardi. A far da contrappeso lโ€™aumento di sessantuno miliardi della liquiditร  tra contanti e conti correnti. Questโ€™ultimo dato dimostra, se ce ne fosse bisogno, la completa perdita di fiducia nei confronti delle banche da parte dei risparmiatori. Gli italiani stanno sulla difensiva. โ€œA fronte di una narrazione di sistema, secondo la quale la crisi รจ superata, la recessione รจ alle spalle e il Paese cresce, noi preferiamo rispondere con i dati. E i nostri dati parlano chiaro e raccontano unโ€™altra veritร โ€ osserva il vicepresidente di Unimpresa, Maria Concetta Cammarata. โ€œAnche lโ€™elemento teoricamente positivo che emerge dal rapporto del nostro Centro studi, in altre parole quello sullโ€™aumento della liquiditร , รจ una spia della crisi che non finisce: perchรฉ i cittadini non spendono e accumulano, laddove ne hanno la possibilitร , riserve aggiuntive per far fronte a eventuali nuove emergenzeโ€ aggiunge Cammarata.

Lโ€™atteggiamento prudente degli italiani alla luce di quanto detto รจ assai comprensibile. Il problema non riguarda, perรฒ, solo la classe media ma anche i salariati. Secondo le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori: โ€œDei quasi trentacinque miliardi di tredicesima che gli italiani incasseranno nei prossimi giorni, resteranno appena cinque miliardi (il 14,8%) โ€. Questโ€™anno, infatti, grazie al governo Renzi le tredicesime ammontano a 34,9 miliardi, lโ€™1,5% in piรน del 2015. Questo tesoretto andrร  diviso tra pensionati (9,30 miliardi, come nel 2014), lavoratori pubblici (9,70 miliardi +1,00%); dipendenti privati (15,90 miliardi +0,6%). Peccato perรฒ che queste mance, secondo Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, saranno perรฒ “subito spese se non giร  impegnate per onorare debiti pregressi”. Con il nuovo governo Gentiloni possiamo aspettarci risultati migliori? Probabilmente no. A dirlo รจ stato Andrea Del Monaco, esperto di Fondi Europei, su Lโ€™Huffigton Post venerdรฌ scorso. Il noto quotidiano on line non รจ certo ostile a Matteo Renzi. Eppure Del Monaco affermava che: โ€œIl futuro presidente del Consiglio dovrร  trovare diciannove miliardi nella prossima manovra per il 2018 e ventitrรฉ in quella del 2019. Altrimenti scatteranno le clausole di salvaguardiaโ€. I bonus preelettorali del governo non solo sono serviti a far vincere la contesa referendaria, ma le pagheremo nei prossimi anni.

Lโ€™Italia, infatti, ha preso impegni precisi con Bruxelles. Il 16 maggio 2016, in una lettera ufficiale, i Commissari europei Dombrovskis e Moscovici hanno concesso un deficit per il 2016 al 2,3%, solo a condizione che il Ministro Padoan si impegnasse per iscritto all’obiettivo di un rapporto Deficit/PIL per il 2017 pari all’1,8%. E Padoan, il 17 maggio, ha dovuto inviare una lettera di risposta nella quale confermava tale impegno. In parole povere, il messaggio della Commissione suona piรน o meno cosรฌ: quello che non avete dato questโ€™anno lo pagherete con gli interessi lโ€™anno venturo. Questa non รจ una lettura troppo semplicistica basta rileggersi gli impegni presi su deficit e Pil per i prossimi anni. Detto ciรฒ, in conclusione, per Dal Monaco lโ€™unica soluzione รจ โ€œRicontrattare i trattati Ue e investire prima di avvitarci definitivamente nella recessioneโ€. Riuscirร , dunque, Paolo Gentiloni Silverj, nobile di Filottrano, Cingoli, e Macerata, a far sentire la sua voce in difesa degli interessi nazionali? Lo vedremo. Le premesse, purtroppo perรฒ, non vanno per il verso giusto. Il suo celebre tweet: โ€œdobbiamo cedere sovranitร  a unโ€™Europa unita e democraticaโ€ non ci lascia dormire sonni tranquilli.

ย Salvatore Recupero

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