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La sentenza di Hart (Nobel economia 2016): “L’euro è stato un errore”

by Filippo Burla
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oliver hart euroRoma, 11 dic – L’affermazione è di quelle da fra tremare i polsi, specialmente a pensare che arriva da un premio Nobel per l’economia, vincitore dell’ambito titolo nel 2016. Si tratta di Oliver Hart, professore ad Harvard insignito del premio della banca di Svezia per i suoi studi in materia di gestione aziendale, che senza mezzi termini ha, in un’intervista all’agenzia giornalistica spagnola Efe, bocciato quasi senza appello l’esperimento dell’euro.

L’euro è stato un errore“, ha affermato Hart. Posizione radicale, ma che l’economista ha maturato fin da quando in Europa si è cominciato a parlare di moneta unica. “Forse l’Ue – spiega Hart – si è spinta troppo oltre nel centralizzare il potere. Se abbandona questa tendenza, l’Unione europea può sopravvivere e prosperare, ma in caso contrario potrebbe fallire dato che i paesi che ne fanno parte “non sono sufficientemente omogenei” ed è “davvero un errore insistere su questa strada“. Hart sta, pur senza menzionarlo, parlando del concetto di area valutaria ottimale, modello di riferimento per l’analisi della possibilità di adozione di una divisa: se lo si utilizza per dare un giudizio sulla moneta unica, il risultato è impietoso. Il Nobel per l’economia va però oltre, ragionando anche sul futuro delle nazioni aderenti all’Ue: “Abbiamo visto la preoccupazione per i diritti decisionali che sono stati trasferiti dai singoli Paesi al centro, a Bruxelles, e penso che la via da seguire sia quella di ripristinare la capacità decisionale dei singoli Paesi“. Hart spiega che all’Unione potrebbero essere lasciati solo alcuni campi, come il libero scambio o il mercato del lavoro, retrocedendo ai parlamenti tutte le altre competenze.

Non sarebbe triste se in futuro l’Europa evitasse di usare l’euro“, conclude Hart. E spezza una lancia anche in favore della Brexit: “Gli inglesi sono stati molto intelligenti a restare fuori”.

Filippo Burla

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4 comments

sonnynauta 11 Dicembre 2016 - 3:31

E ci voleva un Nobel per capirlo?
Io ci ero arrivato già quando era appena in vigore, ma penso che ero in buona compagnia, in molti avevano fiutato la truffa europea, poi solo per il fatto che l’euro ci è stato imposto senza chiedercene il parere, sarebbe stato da rivoluzione ben giustificata.

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Luca 11 Dicembre 2016 - 7:50

Normalmente i personaggi come Hart li ritenete dei lebbrosi, ma se parlano male dell’euro (cosa naturale, trattandosi del classico barone anti europeo) allora vanno bene e miracolosamente il nobel diventa patente di autorevolezza ….. tre narici

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sonnynauta 12 Dicembre 2016 - 9:20

Visto che il nobel l’hanno dato perfino a Dario Fo, ha perso completamente la patente di autorevolezza.
Naturalmente è solo il mio parere non la verità assoluta, quella la lascio a chi crede di averla.

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nemesi 12 Dicembre 2016 - 4:32

attenzione…non è che siamo andati a prendere mezzo milione di finti profughi a vista (20 Km) dalla costa libica per colpa dell’euro,
così come l’assunzione dei 23.000 finti forestali in Sicillia in passato;

Quello che è taboo dire…è che il cambio llira-euro SVANTAGGIOSO per il cittadino è servito per DIMEZZARE di fatto il nostro debito pubblico.

che poi il debito pubblico sia stato causato proprio da quelle e queste follie amministrative..è un altro discorso.

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