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Roma, 24 mar – Quando si pensa alle aziende italiani presenti in Africa il primo nome che viene in mente è quello di Eni. La cosa non deve sorprendere, visto che la società da decenni investe nel continente nero. Il cane a sei zampe non è però l’unica realtà italiana: è importante sottolineare la presenza di lungo periodo da parte di Saipem.
La presenza di Saipem in Africa
Saipem opera da decenni in Africa e in questo periodo ha accumulato un immenso patrimonio di conoscenze che la rende uno dei leader mondiali nella costruzione di impianti petroliferi, per tale motivo di recente ha vinto importanti contratti di costruzione in Angola, Guinea Equatoriale e Nigeria.
In Angola Saipem sta lavorando assieme ad Eni per costruire un sistema di produzione sottomarino situato ad una profondità che va dai 400 ai 600 metri allo scopo di estrarre petrolio dai giacimenti Agogo e Cabaca, mentre in Guinea Equatoriale ha firmato un contratto con Noble Energy per costruire un gasdotto di 70 chilometri che collegherà la piattaforma petrolifera Alen con Punta Europa che si trova invece sulla costa.
Non solo petrolio
Diverso invece è il progetto a cui sempre Saipem sta lavorando in Nigeria insieme all’indiana Tata Consulting Engineers, che riguarda la costruzione di un mega impianto di fertilizzanti per un valore di due mliardi di dollari. Un impianto fortemente voluto dal magnate Aliko Dangote allo scopo di rendere la Nigeria autosufficiente nella produzione di fertilizzanti. Una volta completato sarà in grado di produrre tre milioni di fertilizzanti all’anno e verrà alimentato dal gas proveniente dai giacimenti posseduti da Nigerian Gas Company e Chevron Nigeria. Al momento sono stati completati la sala di controllo, l’area di stoccaggio di ammoniaca e urea e la torre di raffreddamento, mentre le altre parti di questo impianto saranno completate a breve.
Giuseppe De Santis
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