Roma, 26 feb – Divieti di ingresso, controlli in aeroporto, navi bloccate, quarantene. Varie nazioni hanno imposto ai cittadini italiani in arrivo diverse tipologie di restrizioni. Ieri abbiamo fornito un elenco dettagliato che oggi aggiorniamo con le nuove limitazioni decise da altri Paesi. Ecco quali sono.
Croazia: è uno dei Paesi che sta adottando misure particolarmente severe. Tutte le persone provenienti dall’Italia verranno sottoposte a verifiche riguardanti le località di origine, destinazione e durata della permanenza nel territorio nazionale. Tutti coloro che provengono dalle regioni italiane giudicate a rischio (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto) verranno sottoposte a controlli sanitari. Le persone che presentano sintomi influenzali, verranno messe in isolamento negli ospedali croati. Mentre chi è privo di sintomi verrà ammesso in Croazia ma per 14 giorni dovrà ogni giorno sottoporsi, obbligatoriamente, alla verifica del proprio stato di salute da parte delle autorità sanitarie del Paese.
La Romania sta adottando misure di controllo e conseguente quarantena domiciliare di 14 giorni per tutti i viaggiatori provenienti dalle zone colpite dal virus cinese. Anche i cittadini italiani asintomatici, ma provenienti delle aree di Lombardia e Veneto maggiormente colpite, verrrano immediatamente posti in quarantena. Mentre agli viaggiatori provenienti dalle altre località delle due regioni italiane, verrà chiesto isolamento volontario domiciliare per 14 giorni dall’arrivo in territorio rumeno.
Ucraina: imposti controlli della temperatura corporea per tutte le persone provenienti dall’Italia, anche attraverso confini terrestri.
La Gran Bretagna ha imposto da ieri l’auto-isolamento per 14 giorni a scopo precauzionale a tutti coloro che arriveranno dal Nord Italia (per l’esattezza le autorità britanniche intendono tutte le zone a nord di Pisa, Firenze e Rimini) e presentino sintomi “anche leggeri” di una potenziale infezione da coronavirus. Al contempo Londra impone la quarantena obbligatoria anche a chi non accusa sintomi, ma proviene dalle aree di Lombardia e Veneto isolate dal governo italiano. Caso quest’ultimo che non dovrebbe però verificarsi proprio in virtù dell’isolamento già imposto in Italia.
La Francia ha chiesto l’auto-isolamento per chi è passato da Lombardia e Veneto nelle ultime due settimane. Anche gli studenti che hanno trascorso le vacanze in Lombardia o in Veneto non potranno tornare a scuola prima di aver trascorso un periodo di auto-isolamento di 14 giorni
La Repubblica Ceca, e nello specifico all’aeroporto di Praga, ha riservato per gli arrivi dall’Italia un apposito gate con screening mirato e misure igieniche incrementate.
In Bulgaria la compagnia aerea Bulgarian Air ha deciso di sospendere tutti i suoi voli da e per Milano fino al 27 marzo. Tutti i passeggeri dei voli cancellati potranno comunque chiedere il rimborso completo dei biglietti oppure cambiare la data di partenza senza costi aggiuntivi.
Le altre nazioni che adottano misure specifiche
La Russia ha esortato i propri cittadini a evitare di recarsi in Italia “fin quando la situazione epidemiologica non si sarà stabilizzata”. Le autorità di Mosca avevano già sconsigliato i viaggi in Cina.
L’Iraq ha imposto il divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia. Ma lo stesso Iraq ha segnato i primi casi di persone contagiate dal virus: soltanto oggi 4 nella provincia di Kirkuk.
Il Kuwait ha deciso di sospendere tutti i voli da e per l’Italia. Allo stesso tempo ha vietato a tutti gli stranieri che hanno visitato il nostro Paese nelle ultime due settimane di entrare in Kuwait e nessun nuovo visto verrà emesso. Per tutti i cittadini kuwaitiani di rientro dall’Italia verrà imposta la quarantena.
La Giordania ha imposto il divieto di ingresso a tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia. Stessa imposizione decisa per tutti i viaggiatori provenienti da Cina, Corea del Sud e Iran. Ovvero i Paesi maggiormente colpiti dal Coronavirus.
Le Seychelles hanno chiuso le frontiere agli italiani. Il governo dell’arcipelago africano ha vietato inoltre a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia negli ultimi 14 giorni. Neppure i passeggeri che arrivano via mare potranno sbarcare sulle isole se sono stati in Italia negli ultimi 14 giorni.
Samoa: tutti i viaggiatori provenienti o in transito dall’Italia verranno ammessi nel territorio nazionale solo se hanno trascorso 14 giorni di quarantena in un altro Paese in cui non si sono verificati casi di coronavirus e siano in possesso di apposita certificazione medica che escluda il contagio. La certificazione dovrà essere non più vecchia di tre giorni.
Mauritius: ingresso vietato ai viaggiatori provenienti da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna
L’India ha annunciato oggi la possibilità di mettere in quarantena per 14 giorni i passeggeri in arrivo dall’Italia o che abbiano visitato l’Italia dallo scorso 10 febbraio.
El Salvador: divieto di ingresso nel Paese per le persone in viaggio dall’Italia
Kazakhistan e Kirghizistan: quarantena di due settimane per chiunque arrivi dall’Italia. I viaggiatori in questione verranno collocati in edifici militari.
Eugenio Palazzini
2 comments
E il Vaticano ?
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