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Ferrovie e strade: la Tanzania punta sullo sviluppo infrastrutturale

by Giuseppe De Santis
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Tanzania, ferrovia

Roma, 17 feb – Il governo della Tanzania si è posto come obiettivo quello di trasformare la nazione dell’Africa orientale in una economia a medio reddito e sta facendo molto per promuovere il turismo, nonché l’agricoltura e gli investimenti nel settore manifatturiero. Al fine di massimizzare gli effetti di queste politiche occorre però risolvere il nodo delle infrastrutture e per tale motivo il governo ha iniziato la costruzione di nuove ferrovie e strade.

Una nuova ferrovia da 550 km

Di recente è stato siglato un accordo del valore di 1,46 miliardi di dollari con la Standard Chartered Bank Tanzania per la costruzione di una linea ferroviaria a scartamento ordinario di 550 km per collegare la capitale commerciale Dar es Salaam con la città di Matukupora situata nell’entroterra.
Il progetto fa parte di un piano più ampio che ha lo scopo di sostituire la rete ferroviaria a scartamento ridotto costruita più di un secolo fa ed è parte integrante di un progetto più ampio, da 14,2 miliardi di dollari, per realizzare una rete ferroviaria da 2561 chilometri complessivi che colleghi le località sull’oceano indiano con la parte interna del Paese. Una volta ultimata, dovrebbe collegare la Tanzania con Ruanda, Burundi e Repubblica Democratica del Congo.
Standard Chartered Tanzania coordinerà e gestirà i finanziamenti del progetto, che verrà realizzato dalla società turca Yapi Merkezi Insaat VE Sanayi As, insieme alle portoghesi Mota-Engil Engenharia e Costrucao Africa SA.

Il collegamento stradale Tanzania-Kenya

L’importanza di questo progetto non può essere sottostimata, anche se non è il solo di rilievo visto che poche settimane fa la Banca Africana di Sviluppo ha elargito un prestito di 355 milioni di dollari per costruire una strada che collegherà la Tanzania col Kenya. Parte di una rete più ampia di corridoi tra le due nazioni, permetterà una più rapida ed efficienze circolazione delle merci i cui benefici si estenderanno anche i Paesi limitrofi. Attraversando zone depresse economicamente, promette inoltre di affrontare alla radice il problema disoccupazione: sono previsti corsi di formazione per 500 giovani disoccupati al fine di renderli produttivi e garantire loro di trovare lavoro.
La prima fase del questo progetto prevede la costruzione di 175 chilometri di strada di cui 121 chilometri in Tanzania per collegare Mkanga e Pangani e 54 chilometri in Kenya per collegare Mombasa con Kilifi.
Giuseppe De Santis

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2 comments

Sergio Pacillo 17 Febbraio 2020 - 10:25

Mungu ibariki Tanzania.

Reply
La Tanzania sta per diventare una nazione a medio reddito | Il Primato Nazionale 13 Aprile 2020 - 4:34

[…] e non in prodotti ad alto valore aggiunto e per favorire questo processo ha anche iniziato la costruzione di nuove linee ferroviarie aventi lo scopo di collegare i porti della Tanzania con quelli di nazoni che non hanno accesso al […]

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