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Muro, sessismo ed espulsioni: alla base delle fake news contro Trump

by La Redazione
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Trump fake newsWashington, 22 feb – Il 16 febbraio scorso Donald Trump ha tenuto una conferenza stampa accusando apertamente i media americani di essere “di parte”, in sostanza di fare informazione fasulla mascherata da informazione democratica. Il personaggio non è uno che le manda a dire. In effetti anche da noi assistiamo a un continuo sollevarsi di “bufere mediatiche” contro il neo presidente americano: una settimana Trump è sessista, una settimana caccia dagli USA i padri di famiglia, un’altra settimana costruisce “Il Muro”, e così via. Anche da noi i media hanno la scaletta fissa: in ogni telegiornale, talk show o approfondimento politico serale c’è sempre una sezione dedicata alle malefatte di Trump, condita almeno un minimo della citazione di qualche “esperto”, attore di Hollywood, opinionista, politologo, ecc., che ci rappresentano il raccapriccio di chiunque sia “preparato & intelligente”, amante del vero, del bene e del bello, alle gesta del nuovo Supermen amerikano (uso la “K” perché l’antiamericanismo a sinistra è tornato di moda, con Obama avevano la mordacchia, con Bush “Yankee go home” e con Clinton di nuovo mordacchia).

Le espulsioni

Negli Stati Uniti le espulsioni sono di due tipi: 1) stranieri che risiedono legalmente negli USA e che vengono espulsi con decreto giudiziario perché commettono reati o altro; 2) stranieri che vengono espulsi perché “clandestini” (senza permesso di soggiorno), perché si presentano alla frontiera senza permesso di soggiorno o sono rientrati dopo essere stati espulsi. La fonte è la “Homeland Security” americana che pubblica i dati delle espulsioni e respingimenti dal 1892:

  • Clinton, 1993-2001 1) 870.000 2) 11.417.000
  • Bush Jr. 2001-2009 1) 2.012.000 2) 8.316.000
  • Obama 2009-2017 1) 2.750.000 2) 2.080.000

Non si sono mai sentite “bufere mediatiche”, manifestazioni, marce, veglie e dormiveglie per le espulsioni di Clinton, Bush o Obama, semplicemente non fregava niente a nessuno. Per Mr. Trump finora ho sentito che si tratta di 600 persone, tutti clandestini pregiudicati presenti nelle cosiddette “Città santuario”, dove per scelta politica questi non vengono perseguiti. Lo sapevano gli esperti dei media? Certo che lo sapevano, ma ognuno preferisce attenersi scrupolosamente alle veline dell’editore.

Il Sessismo

Il sessismo attiene alla “Etica” e su questo si sono distinte le donne rappresentate da celebri icone della femminilità quali Madonna e Lady Gaga. Trump si è scoperto dicendo che le donne sono attratte e disponibili con gli uomini potenti. Potenti politicamente, economicamente, mediaticamente etc. Non tutte magari, ma non è che Cleopatra ha sedotto Giulio Cesare perché faceva il falegname, o Statilia Messalina ha sposato Nerone perché titolare di una lavanderia. Insomma, stendiamo un velo pietoso su questo aspetto della psiche femminile. E stendiamolo anche su Madonna, che in campagna elettorale ha promesso un “pompino” a chi votava Hillary (anche se ha perso le sarebbero servite le dentiere di ricambio) e vediamo Lady Gaga che nell’immagine è rappresentata nel suo spettacolo “Sexy and Bloody Orgy” (Orgia di Sesso e di Sangue) insieme alla co-starring Matt Bloomer, celebre attore di format gay, sposato con il suo compagno Simon, e padre felice grazie a una madre surrogata. Il politicamente moderato “Io Donna”, settimanale del moderatissimo Corriere della Sera, ce ne da una immagine elegiaca citando il suo nuovo spettacolo “Magic Mike XXL”, dove recita nudo fra donne nude che lo toccano, che sarà in Italia dal 24 settembre e misurato sui gusti delle tardone in “fregola”. “Clady gaga trumpon quegli occhi azzurro ghiaccio e il viso perfetto da bravo ragazzo, Matt Bomer potrebbe essere il fidanzato ideale da presentare alle mamme che per una volta piace anche alle figlie. È anche molto americano-tipo, una specie di Ken (quello di Barbie) ma più carino (oltre che più espressivo)”. Tratto da un articolo di Io DonnaAnche Lady Gaga ama rappresentarsi come fidanzatina ideale da presentare alle mamme, acqua e sapone che prepara la pasta fatta in casa. Il sesso satanico è perché è “sotto contratto”, come potrebbe rifiutarsi di girare “Orgia di Sesso e di Sangue” se la pagano a milioni? Lo sapevano i nostri esperti di comunicazione quando preparavano una infinità di servizi sul “sessismo” di Trump citando Madonna e Lady Gaga? Certo che lo sapevano.

Il Muro

Il format sull’orrendo muro con il Messico invece attiene al problema dell’immigrazione. Questo muro è stato iniziato da Bush padre nel 1990 (22,5 Km), esteso durante la presidenza Clinton: tra il 1994 e il 1995 l’allora presidente Clinton approvò le operazioni Gatekeeper (in California), Hold the Line (in Texas) e Safeguard (in Arizona) basato sul potenziamento della Polizia di frontiera dotata di elicotteri, visori notturni, il doppio degli uomini. E poi ancora da Bush figlio che nel 2006 porta il Muro a 1.123 km. Il 29 settembre 2006 il Senato ha confermato l’autorizzazione con una votazione di 80 a favore e 19 contrari. Sorprendentemente tra i democratici che in quell’occasione votarono a favore vi furono anche la futura candidata alla presidenza Hillary Clinton e l’allora senatore dell’Illinois Barack Obama. E quindi riguardo al Muro Trump è in continuità con i precedenti presidenti americani sia democratici che repubblicani. Lo sapevano i nostri esperti di comunicazione quando preparavano una infinità di servizi sul “Muro di Trump”? Certo che lo sapevano.

Appare chiaro che muro, “sessismo” e espulsioni non sono una novità introdotta tra Trump, e che l’avversione dei media contro il neo presidente va cercata altrove: “Compra americano e assumi americano”, i dazi a chi delocalizza le fabbriche all’estero, le multe a chi licenzia in USA per assumere all’estero, in sostanza contrastare l’ideologia della globalizzazione e riportare l’equilibrio nei rapporti commerciali, e quindi i temi dell’occupazione, dell’economia interna, della sicurezza e così via. Il che gli comporta l’avversione di nemici potenti e consolidati che hanno fatto della delocalizzazione industriale, della disoccupazione, del precariato e della distruzione dell’economia interna, la base delle loro fortune. E se Trump ha vinto le elezioni è segno che anche in USA questi problemi sono diventati insostenibili e non sono più mascherabili dall’apparato mediatico. Esattamente come sta succedendo in Italia e in Europa. Abbiamo quindi un apparato mediatico fasullo, farlocco? Non tutto, spesso e ormai spessissimo se ne parla: l’Euro, le Banche, l’Immigrazione, il trasferimento delle industrie e delle attività economiche all’estero sono argomenti trattati in ogni format politico che si rispetti. Trump, la Brexit e il NO al referendum costituzionale hanno rotto la diga, quest’anno ci saranno le elezioni in Olanda, Francia e Germania, subito dopo in Italia.

Ma mentre questa situazione chiederebbe “prudenza”, i Talebani della Globalizzazione continuano imperterriti come se non stesse succedendo niente. Due giorni fa si è posta la fiducia al Senato per introdurre in Italia la direttiva Bolkestein che darebbe un altro colpo mortale alle nostre PMI, qualche giorno fa alla UE Forza Italia e Partito Democratico hanno votato insieme a favore del trattato di libero scambio con il Canada (Ceta): altro colpo mortale soprattutto contro l’Italia. Così come gli stessi nel 2004 avevano votato insieme per delocalizzare le arance in Marocco distruggendo le arance siciliane. Uno stupidamente si aspetta che i senatori italiani o i parlamentari UE italiani lavorino per difendere gli italiani ma loro fanno il contrario. Anche noi abbiamo nemici potenti, mica solo Mr. Trump.

Luigi Di Stefano

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Federico 22 Febbraio 2017 - 12:20

OTTIMO ARTICOLO

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