Signor Kochetkov, ci spieghi cosa è successo.
Ho ricevuto il visto Schengen presso il Consolato italiano a Mosca il 2 settembre. La sua validità era prevista dal 20 settembre 2015 al 19 settembre 2017. Il 15 ottobre, infatti, ero venuto in vacanza in Italia senza aver incontrato alcun ostacolo. Il problema è accaduto il 4 novembre quando sono venuto in Varsavia per affari. Le guardie di frontiera mi hanno fermato. Mi è stato negato l’ingresso nei paesi Schengen perché la Lituania mi ha incluso nel sistema informativo dello Schengen (SIS). Dunque mi è stato annullato il visto con una retro-data risalente al 2 settembre e sono stato deportato in Russia. Mi sono stati consegnati dei documenti in lingua polacca firmati dal comandante della frontiera Varsavia-Okecie.
Di cosa si occupa?
Per molti anni mi sono occupato del tema della difesa dei diritti umani, per
Come mai la Lituania ha deciso di annullare il visto?
Non ho mai visitato la Lituania dopo il crollo dell’Unione Sovietica e non ha mai avuto problemi con questa Repubblica Baltica. La Lituania non fa parte dei miei interessi di ricerca e non ho neanche mai scritto niente a proposto di questo stato.
Quali sono le motivazioni ufficiali che le sono state fornite?
L’unica motivazione che mi hanno fornito è quella che sono stato incluso nel database di (SIS). Che legame ci sia tra il SIS e il mio visto non saprei dire.
Invece quali sono le motivazioni ufficiose che hanno portato a considerarla come una persona scomoda?
Negli ultimi anni ho pubblicato diversi libri scomodi sulle recenti vicende in Ucraina. I miei libri erano stampati in Polonia e insieme ad altri libri degli autori russi sono vietati oggi in Ucraina. Avevo criticato più volte la politica degli Stati Uniti in Ucraina. Negli prossimi giorni avevo intenzione di partecipare ad alcuni eventi in Italia, tra questi la conferenza del 28 novembre a Perugia organizzata con l’aiuto dell’associazione Umbria Russia per parlare del ruolo della Russia nella geopolitica.
Roberto Derta