Se c’è un fenomeno sociale che, in questi ultimi anni, sta dominando lo scenario in Italia e non solo, questo è l’aumento della media di età della popolazione.
Grazie al miglioramento generale delle condizioni di vita, sono sempre di più, nel Bel Paese e non solo, gli over 65 (a livello europeo, si parla di oltre il 21% della popolazione).
Considerati i costi spesso inaccessibili che caratterizzano le rette delle rsa, sempre più persone scelgono di occuparsi tra le mura domestiche dei propri parenti anziani.
Si tratta di una decisione che ha un impatto notevole sula qualità di vita, motivo per cui, nel momento in cui la si prende, è opportuno porre attenzione a diversi aspetti della quotidianità che permettono di gestire il tutto al meglio.
Quali sono? Continua a leggere per scoprirli!
L’importanza della tecnologia
La tecnologia cambia ogni giorno le nostre vite in meglio e può aiutare tantissimo anche a gestire con serenità la quotidianità di un anziano.
Dai siti come Elty, dove puoi prenotare visite mediche online con la certezza di una disponibilità in tempi rapidi e con la possibilità di scegliere fra le proposte di numerosi studi e professionisti nelle vicinanze della zona in cui vivi, il tutto senza l’incombenza di dover aspettare minuti e minuti al telefono, fino ai dispositivi indossabili, braccialetti che consentono di ricevere degli alert nel momento in cui l’anziano cade, sono numerosi gli strumenti a disposizione dei caregiver.
Oltre a quelli appena citati, è il caso di chiamare in causa pure la scelta di domotizzare gli impianti di casa. La possibilità di gestire da remoto l’accensione di luci ed elettrodomestici è un innegabile vantaggio nel momento in cui si convive con una persona che, per ragioni di età, può avere problemi di mobilità.
Da non dimenticare è che, con la casa domotica, si abbatte drasticamente l’impatto energetico dell’abitazione e si risparmia in bolletta.
La scelta della badante
Gestire tra le mura domestiche la quotidianità di un anziano vuol dire, per forza di cose, considerare anche i consigli pratici per la scelta della badante.
Oltre a evitare di rivolgersi a fonti non specializzate per quanto riguarda l’acquisizione dei nomi – inizialmente si risparmia, ma si perde tantissimo dal punto di vista della qualità del personale – è bene, nel momento in cui si entra in contatto con determinate persone, informarsi, se straniere, di quelli che sono i percorsi formativi incentrati sull’assistenza agli anziani nei loro Paesi di origine.
Le referenze sono fondamentali e vanno chieste. Il loro valore è grande ma, se possibile, è il caso di concentrarsi su nominativi che abbiano alle spalle, nel corso della loro carriera, periodi di lavoro presso strutture sanitarie come OSS, ASA e altre figure affini.
Altri criteri importanti da prendere in considerazione riguardano la conoscenza della lingua, che può essere accertata tramite il possesso di certificazioni, e del territorio dove si trova la casa di famiglia.
Il potere della rete sociale
Anche se la vita da caregiver di un anziano può apparire complessa, è bene essere consapevoli del fatto che non si è soli. Al giorno d’oggi è possibile, informandosi, scoprire reti sociali a dir poco preziose.
Presso i consultori locali è possibile accedere a servizi di assistenza psicologica, ma anche a progetti dedicati in maniera specifica a persone con problematiche gravi come l’Alzheimer che, insieme con i caregiver, possono essere coinvolte in eventi che permettono di lavorare sulla socializzazione, rallentando il declino cognitivo.
Nelle grandi città, i municipi organizzano spesso momenti di aggregazione dedicati al ballo, alla lettura e ad altre attività di svago.
Può sembrare difficile rendersene conto, ma la società e le istituzioni si stanno adattando sempre di più alle nuove esigenze della popolazione.
Non devi fare altro che recarti presso la sede degli uffici comunali più vicina a casa tua e raccogliere tutte le informazioni.
L’aiuto dei professionisti giusti
Sentirsi sopraffatti emotivamente quando ci si prende cura di un parente anziano è normalissimo.
Anche se al centro dell’attenzione c’è la persona in terza età, è bene essere sempre consapevoli del fatto che le proprie emozioni sono valide e che, grazie a professionisti specializzati come lo psicoterapeuta, è possibile imparare a gestirle in maniera funzionale.